Si aprirà sabato 12 ottobre al Teatro Sociale di Trento la Stagione lirica regionale 2013/2014, con il debutto de «IL BARBIERE DI SIVIGLIA» di Gioacchino Rossini. Il regista, Sandro Pasqualetto, il Direttore d'Orchestra, Alessandro Pinzauti e i cantanti che stanno provando in questi giorni il nuovo allestimento prodotto dal Centro Servizi Culturali S.Chiara in collaborazione con la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, hanno incontrato oggi i giornalisti presso la Sala Medievale di Palazzo Festi per illustrare le caratteristiche dello spettacolo. Sono intervenuti il Direttore del Centro Servizi Culturali S.Chiara, Francesco Nardelli, il responsabile della produzione artistica dell'Orchestra Haydn, Daniele Spini, e la consulente per la Stagione Lirica del Centro e Direttore di produzione, Cristina Pietrantonio.
Il nuovo allestimento, firmato da Sandro Pasqualetto, vedrà nel golfo mistico l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta dal M°Alessandro Pinzauti e porterà in palcoscenico una Compagnia di canto di prim'ordine composta da Gustavo De Gennaro (Il Conte d'Almaviva), Giulio Mastrototaro (Don Bartolo), Loriana Castellano (Rosina), Sergio Vitale (Figaro), Gabriele Sagona (Don Basilio), Francesca Paola Geretto (Berta), Simone Marchesini (Fiorello), Vadim Tarakanov (un ufficiale) e Klaus Saccardo (Ambrogio, mimo), affiancata dal Coro del Teatro Sociale diretto da Luigi Azzolini. Le scene sono di Filippo Andreatta e i costumi di Chiara Defant. Saul Darù ha curato la videoscenografia e Marco Comuzzi il disegno delle luci.
Tratta dall'omonima commedia di Beaumarchais, ma ricchissima di originale ispirazione, l'opera è considerata per brio e stile impeccabile, oltre che per l'agile e coloritissima strumentazione, il capolavoro di Rossini nel genere giocoso. Arie e duetti quali Largo al factotum, All'idea di quel metallo, Io son Lindoro, Una voce poco fa e La calunnia, ma anche i godibilissimi recitativi e la splendida Overture, ne hanno decretato un trionfo destinato a ripetersi continuamente sulle scene liriche di tutto il mondo.
Sul Barbiere, in quasi due secoli, tutto è stato detto e fatto. Non è, infatti, solo un'opera, è una sorta di mito. «Ciò che però nell'opera non è stato scritto, e che mi lasciava le più grandi possibilità di sviluppo per il nostro spettacolo – scrive il regista, Sandro Pasqualetto – è qualcosa che va al di là dei personaggi e della loro storia: si tratta delle loro fantasie, dei loro sogni e delle manie. Da qui l'idea di "precipitare" i personaggi in una sorta di scatola magica, uno pazio mutevole, incontrollabile, cangiante. Una stanza dalle mille porte gnuna delle quali si apre su un mondo nuovo e sconosciuto.»
so Il nuovo, innovativo allestimento prodotto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara sarà caratterizzato dall'utilizzo di linguaggi grafici e scenografici inediti, con l'uso delle proiezioni che andrà ad interagire a tutto tondo con i personaggi. «Sognando tra lune giganti, fulmini disneyani, ombre minacciose e macchine favolose – spiega il regista – abbiamo creato una scenografia mutevole che con pochi elementi, quanto meno descrittivi possibile, potesse lasciare spazio alle immagini pur delimitando un "labirinto scenico" nel quale Figaro potesse di nascosto tirare i fili del gioco o Bartolo spiare l'ignara Rosina. [...] Così come le scene, i costumi e tutti gli elementi dello spettacolo, anche i sentimenti e le azioni dei personaggi si troveranno ingigantiti ed esagerati, per darci ancora una volta il distillato del loro spirito primo, esaltato dal ritmo della musica.» Alla rappresentazione di sabato 12 ottobre, che avrà inizio alle 20.30, seguirà il giorno seguente una recita pomeridiana, con inizio alle 16,00. La prevendita dei biglietti è già iniziata presso la cassa del Teatro Sociale e del Teatro Auditorium, oltre che presso gli oltre 150 sportelli delle Casse Rurali del Trentino. I biglietti si possono acquistare anche on line su www.centrosantachiara.it e www.primiallaprima.it
LA TRAMA
Giunto a Siviglia, il Conte d'Almaviva si mette alla ricerca di una fanciulla che ha intravisto a Madrid e di cui si è innamorato. Grazie all'aiuto del barbiere Figaro, che conosce da tempo, apprende trattarsi di Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, don Bartolo, che la vorrebbe sposare, in questo aiutato da don Basilio, maestro di musica e faccendiere.
Dopo essersi presentato con il falso nome di Lindoro, il Conte – guidato da Figaro che frequenta don Bartolo – penetra per due volte nella casa del dottore, travestito prima da ufficiale e poi da maestro di musica, riuscendo alla fine a concordare una fuga con la ragazza, che pare cedere alle sue lusinghe.
Ma poi, credendosi ingannata a causa delle trame tessute dall'infido don Basilio, Rosina caccia lo spasimante, mentre il ringalluzzito don Bartolo fa intervenire la gendarmeria.
Un finale decisamente movimentato, che vede il Conte – finalmente palesatosi nella sua vera identità – convincere don Basilio (dietro congrua ricompensa) a tradire don Bartolo e a schierarsi dalla sua parte, sarà il preludio al lieto fine, e gli amanti potranno coronare il loro sogno d'amore.