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Contestate nuove aggravanti a Vittorio Ciccolini per l'omicidio in Val Rendena dell'ex fidanzata: minorata difesa e motivi abietti
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- Categoria: Brevi dal Trentino
- Pubblicato Venerdì, 24 Gennaio 2014 15:37
- Scritto da m.c.
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Minorata difesa e motivi abietti. Sono queste le due aggravanti contestate all'avvocato Vittorio Ciccolini nell'udienza preliminare a Trento che si aggiungono a quella della premeditazione per l'omicidio dell'ex fidanzata, Lucia Bellucci, avvenuto in Val Rendena il 9 agosto 2013. Aggravanti pesanti che potrebbero, se fossero riconosciute, portare anche alla richiesta della massima pena.
Minorata difesa, perché la giovane donna sarebbe stata stata indotta a bere alcolici in modo eccessivo e l'omicida avrebbe approfittato di questa condizione. Lo stato alterato della ragazza sarebbe provato dalle analisi che hanno riscontrato un tasso alcolemico di 1.81 grammi/litro. Inoltre Lucia si sarebbe trovata nell'incapacità di difendersi anche per il fatto di essere in una strada chiusa e a causa del buio.
Motivi abietti perché Ciccolini avrebbe agito per vendetta, con un gesto di punizione perchè respinto, e non per gelosia come ipotizzato in prima battuta. Come ulteriore elemento della premeditazione è spuntato intanto uno scritto dell'avvocato in cui si racconta una storia che sembrerebbe avere dei tratti molto simili a quella che drammaticamente si è poi consumata.