Quell'illuso del Musón, il blog di Mario Antolini
Toponomastica: paese e Comune non sono sinonimi. Lettera aperta ai corrispondenti delle Giudicarie
- Dettagli
- Categoria: Quell'illuso del Musón
- Pubblicato Giovedì, 07 Aprile 2016 15:46
- Scritto da Giudicarie.com
- Visite: 4246
Con tutto il rispetto dovuto alle singole persone che stimo e che apprezzo per il loro intenso lavoro dalla "periferia", mi permetto segnalare la "confusione" che io stesso - pur "essendo del mestiere" - mi trovo nel seguire le cronache quotidiane, specie di questi ultimi mesi, a seguito delle "fusioni" dei vari (nuovi e vecchi) Comuni amministrativi formati, cioè, da un determinato numero di centri abitati a se stanti e con una propria identità ed una propria ancora forte comunità "paesana".
Mi sembra che si faccia una tremenda confusione (specie nei confronti di lettori non informati sulla esatta toponomastica delle singole zone) fra quelli che sono i "paesi" (villaggi, centri abitati, frazioni eccetera) e le denominazioni date ai "Comuni amministrativi", che comprendono più centri abitati. Ragione per cui se un evento avviene, per esempio a Strada non avviene a Pieve di Bono ma nell'ambito del Comune di Pieve di Bono; così, se si parla di un evento tenuto a i Condino non mi si dica che si è tenuto a Borgo Chiese, ma nell'ambito del Comune di Borgo Chiese. La situazione si rende ancora più complicata nelle Giudicarie Esteriori in cui sotto la voce Comano Terme (data alla fusione con il Comune di Lomaso) si titolano sia le Terme, sia la squadra di Calcio, sia tutte le frazioni/paesi del Bleggio e del Lomaso che compongono il territorio comunale. Identica situazione per Bleggio Superiore, composto da numerosi storici villaggi i quali hanno una loro specifica denominazione toponomastica. E che dire della Rendena dove stanno scomparendo Verdesina Villa, Javrè, Darè e Vigo in nome di un fantomatico Porte di Rendena, dopo che già sono stati fatti scomparire da tempo Borzago, Mortaso e Fisto sostituti da uno "Spiazzo" dato solo al Comune amministrativo e non ai paesi che lo costituiscono solo amministrativamente? Per non parlare di un "Tre ville" che sembra mandare già nel dimenticatoio gli storici Preore, Montagne e Ràgoli.
Non so se la confusione su quotidiani e settimanale dipenda dai singoli corrispondenti locali o dai responsabili delle redazioni centrali. Comunque, sia, siccome la comunicazione deve risultare il maggiormente chiara e comprensibile per i "lettori", credo sia giusto tenerne conto anche (e specialmente) nel buon uso della toponomastica, fondamentale per il territorio ma anche per la "cultura" delle singole popolazioni.
Chiedo "venia" se sono andato al di là di quanto c'era da dover dire, ovviamente senza offesa per nessuno, poiché "informare" non vuol certo dire "offendere"!
Quell'illuso del Musón