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Rifugio San Giuliano, al via la ristrutturazione. Impegnati dal comune di Caderzone Terme 616 mila euro
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- Pubblicato Lunedì, 17 Giugno 2013 08:42
- Scritto da Giuseppe Ciaghi
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E' stata adottata con urgenza (lunedì scorso 10 giugno), e dichiarata immediatamente eseguibile dalla Giunta comunale di Caderzone, la delibera necessaria ad appaltare il terzo stralcio dei lavori di ristrutturazione del Rifugio Alpino S.Giuliano. L'intervento si limita alla realizzazione delle opere edili e di carpenteria. Vi sono impegnati 616.230 euro, dei quali 483.663 per lavori a base d'asta e 133.000 a disposizione dell'amministrazione. Nella medesima seduta è stato approvato anche l'elenco delle ditte da invitare all'asta, così da esperire in fretta la gara e passare alla fase esecutiva approfittando dell'estate.
Il rifugio infatti si trova sopra Val Genova, dirimpetto alla Presanella, a 2.000 metri di altitudine tra i laghetti di Garzonè e di san Giuliano, e intorno ad esso al momento c'è ancora la neve. Si avvia così verso la conclusione il recupero di una struttura fatiscente, rabberciata in più punti, che ha impegnato il comune e i progettisti (ing. Giampaolo Mosca e Studio tecnico Ingeo) in un iter burocratico particolarmente laborioso, con ritocchi e rivisitazione dei disegni, prolungatosi per anni data la sua collocazione nel cuore del Parco naturale Adamello Brenta.
Va anche detto che il regolamento del Parco non permetterebbe di iniziare i lavori prima della metà di luglio. Il progetto complessivo, che riguarda, oltre al risanamento strutturale dell'edificio, anche l'adeguamento funzionale alle esigenze e alle normative previste per tali ambienti e il trattamento dei reflui, prevedeva un costo complessivo di 1.191.548 euro, finanziato all'80% dalla Pat (944.400 euro). A questo contributo se ne è aggiunto un altro di 222.077 euro per le opere di presa sull'immissario del lago e la condotta forzata per il fabbisogno elettrico, mentre l'Agenzia Provinciale per l'Energia ha finanziato con 480.000 euro (il 100 %) l'impianto di accumulo ad idrogeno, la microturbina e il sistema di gestione delle fonti energetiche. Il tutto è stato portato a termine con il secondo stralcio lo scorso anno, compreso il vano in seminterrato accanto al rifugio destinato ad accogliere i macchinari e le apparecchiature. Il solaio di questo locale costituirà il basamento sopra il quale verrà sviluppato l'ampliamento del rifugio.