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La persona Paesaggio

L'archivio della "Persona paesaggio".


È ormai noto che l'indagine su un territorio riesce meglio se è realizzata da conoscitori che indagano, di fatto, i luoghi dove si sono sedimentate le memorie delle generazioni passate e che sono giunte a noi, originariamente, con la tradizione orale e solo successivamente come soggetto di studi e ricerche. Questa è una conoscenza che non può mancare all'esploratore del paesaggio perché solo con questo metodo si crea una memoria visiva della propria epoca da lasciare in eredità alle future generazioni.

C'è poi un aspetto soggettivo, proprio del fotografo, cui può capitare l'occasione di percepire immagini del territorio che fulmineamente sorprendono per la loro originalità ma che bisogna essere in grado di capire e saper cogliere.

Le idee rigorose e le scelte etiche sono però difficili da raggiungere e soprattutto da diffondere: troppo spesso si preferiscono piacevoli immagini edulcorate adatte più all'ego di chi scatta e al taglio di nastri da parte di politici in cerca di piccoli successi, entrambi ignari dei danni che stanno arrecando al progresso culturale della comunità.

Floriano Menapace

floriano 5Floriano Menapace dal 1968 è attivo fotografo in bianco/nero e studioso di storia e critica della fotografia. Come autore, indaga le tematiche del paesaggio con delle ricerche sugli aspetti propri dell’ambiente antropizzato. I soggetti, ripresi con metodi tradizionali, sono restituiti con immagini consapevolmente interpretative che tengono conto della storia e della tecnica della fotografia.

www.florianomenapacephoto.com

Riccomassimo, 2012

Riccomassimo 300 - Floriano Menapace

Riccomassimo, 2012.

"Frazioncina alpestre nella valle dell'omonimo torrente (Val Marza) che scende dal costone di Cornelle, fra boschi di castagni. [...] Per il ponte di Riccomassimo basso, m. 631 o il ponte di Riccomassimo alto, m. 800, si può raggiungere Bagolino, m. 712, in provincia di Brescia."
(A. Gorfer, p. 626)

"L'essere giunti ai confini della val del Chiese con la Lombardia, ci porta a parlare di due territori, oggi provincia di Brescia, che per lunghi secoli sono rimasti legati alle vicende del principato Vescovile di Trento, dell'impero austroungarico e della Diocesi di Trento. Trattasi, in primo luogo, della borgata di Bagolino, [...] la Valle di Vestino (o Valvestino) che rimase terra trentina fino al 1934, ...".
(M. Antolini, p. 141)

Questa ripresa l'ho fatta nell'autunno dello scorso anno: ero in viaggio, sulla strada per Bagolino dalla parte lombarda, per una ricognizione nei territori dell'ex Principato vescovile assieme Mario Antolini. È stata una giornata memorabile per i posti che ho visitato, ma soprattutto per aver potuto usufruire della compagnia di Mario e della sua memoria vivida di informazioni, ma anche di tanto affetto per tutte le sue Giudicarie.