San Lorenzo in Banale, inaugurato e benedetto il capitello Virgo Fidelis realizzato dai volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri in congedo
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- Categoria: San Lorenzo in Banale
- Pubblicato Martedì, 16 Maggio 2017 09:28
- Scritto da Francesco Brunelli
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Quando, qualche anno fa, venne messa mano alla toponomastica di San Lorenzo in Banale (all'epoca era ancora Comune per conto proprio, visto che la fusione con Dorsino è avvenuta solamente a gennaio 2015), l'Amministrazione guidata allora da Gianfranco Rigotti decise di dare alle vie paesane i nomi con cui erano note diversi decenni fa. Poi, nel corso degli anni, l'indirizzario del paese del Banale si basò solamente sulle varie frazioni che lo componevano, creando qualche grattacapo a portalettere e corrieri. Di lì l'utilizzo di nomi riesumati dopo decenni, noti solamente ai più anziani. E così alcuni dei nuovi nomi hanno creato curiosità, soprattutto nei più giovani: ad esempio, come mai la strada che unisce le due frazioni più settentrionali (Pergnano e Senaso) si è chiamata "Via del Caputel", se non vi era alcuna edicola sacra? La risposta è banale: un capitello in onore di Sant'Antonio abate vi era, ma crollò a fine Anni Sessanta, franando a ridosso dell'Hotel Miravalle. Proprio Daniele Orlandi, proprietario del medesimo albergo, ha generosamente permesso la ricostruzione di tale tabernacolo, portato a termine dai volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. Un lavoro certosino, svolto con celerità e precisione dagli ex-aderenti all'Arma, guidati dal Presidente Quintilio Tomasi.
E la settimana scorsa il manufatto è stato inaugurato e benedetto in una sentita cerimonia, alla quale hanno partecipato le massime autorità civili, militari e religiose della zona. Nel corso del suo intervento, Tomasi ha ricordato come il capitello sia stato costruito dai contadini del posto "per ottenere protezione rassicurante da pericoli e fatica." Oggi è stato ricostruito dai volontari "non come opera di nostalgia, ma per unire tradizione e modernità." Il capitello è stato intitolato a Maria "Virgo Fidelis", da sempre protettrice dei Carabinieri. A benedirlo è intervenuto il parroco don Gianfranco Innocenti, che ha recitato una preghiera di Papa Francesco, pronunciata dal Pontefice proprio in occasione del Centenario delle apparizioni mariane di Fatima, che ricorreva in quella giornata. Il sindaco, Albino Dellaidotti, ha poi salutato tutti i volontari ed i massimi vertici delle autorità di polizia intervenuti. Il comandante della Compagnia di Riva del Garda, capitano Marcello Capodiferro, ha ringraziato i soci ANC "per il prezioso contributo che svolgono all'interno delle comunità" ricordando come la gente veda nei Carabinieri un baluardo di giustizia e legalità. "Siamo passato, presente e futuro delle comunità, dobbiamo preservare la nostra storia" ha infine ricordato il presidente dei Carabinieri in congedo trentini, tenente Mauro Tranquillini. Dopo la benedizione, il maresciallo capo Gian Marco Scolaro, comandante della stazione di San Lorenzo in Banale, ha schierato i militari sull'attenti per la lettura della Preghiera del Carabiniere. Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco organizzato presso la Casa di Assistenza Aperta.