Alle Terme di Comano Vittorio Sgarbi conquista il pubblico con le sue lezioni d'arte. Prima la visita speciale alle gallerie d'arte di NegoziArt, poi le lezioni d'arte con la presentazione del suo ultimo successo letterario
- Dettagli
- Categoria: Comano Terme
- Pubblicato Sabato, 10 Agosto 2013 23:17
- Scritto da r.b.
- Visite: 4767
Battesimo eccellenza per il progetto NegoziArt che ha trasformato 8 spazi commerciali chiusi di Ponte Arche in altrettante gallerie d'arte. Venerdì sera Vittorio Sgarbi ha reso omaggio al progetto visitando gli spazi artistici e incontrando gli artisti locali e trentini. A seguire bagno di folla alle Terme di Comano per le sue lezioni d'arte e per la presentazione del suo ultimo successo letterario "Nel nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell'arte". Presenti alla serata i parlamentari trentini Franco Panizza e Mauro Ottobre.
Un vero e proprio un bagno di folla ha accolto venerdì sera Vittorio Sgarbi alle Terme di Comano. Un sold out per il critico d'arte più famoso d'Italia, ma anche tanta curiosità e calore per una visita particolare.
Vittorio Sgarbi è arrivato a Ponte Arche per rendere omaggio al progetto NegoziArt e per celebrarne il successo. NegoziArt è il progetto di economia del dono che ha trasformato 8 spazi commerciali chiusi di Ponte Arche in altrettante gallerie d'arte con le opere di importanti artisti trentini e locali. Un progetto che è l'esempio concreto di come l'arte può venire in aiuto del bene comune, per celebrare la bellezza e offrire occasioni di incontro. Solitamente nei momenti di difficoltà è la cultura a farne le spese: NegoziArt dimostra invece come l'arte, la cultura sono in grado di far prevalere l'interesse di una comunità sull'interesse privato e individuale. Con questo progetto Ponte Arche viene attraversata da una continua galleria d'arte, che ieri ha avuto la visita "storica" di Vittorio Sgarbi, accompagnato dalla Presedente dell'Azienda per il Turismo Iva Berasi, che insieme a tutta la comunità giudicariese ha fortemente voluto e sostenuto il progetto. Sgarbi ha lodato e apprezzato il progetto, portandolo ad esempio per altre località e altre situazione di difficoltà. Ma Sgarbi ha avuto parole di plauso anche per le opere dei tanti artisti locali che in questi giorni sono esposte negli spazi artistici di NegoziArt e che si potranno continuare ad ammirare fino alla fine del mese.
Dopo questa visita, Vittorio Sgarbi ha fatto il pieno di pubblico alla sala congressi delle Terme di Comano, riempita in ogni ordine di posto. L'occasione era una sua personale lezione d'arte e la presentazione della sua ultima fatica letteraria "Nel nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell'arte".
Scrive Sgarbi nel suo ultimo libro: «È certamente indicativo che la più grande rivoluzione compiuta nella storia dell'uomo sia legata al nome di un Figlio. Rivoluzione che trova fondamento e certezza nella Resurrezione. Le rivoluzioni non le fanno i padri. Le fanno i figli. Dio ha creato il mondo, ma suo Figlio lo ha salvato. Nel nome del Padre noi riconosciamo l'autorità, ma nel nome del Figlio noi affrontiamo la realtà. I più grandi capolavori nella storia dell'arte hanno protagonista il Cristo, mentre il Padre si affaccia dall'alto benedicente, quando si manifesta. Pensiamo al Giudizio universale di Michelangelo con il Cristo giudicante che alza la mano per indicare il destino dei buoni e dei cattivi. Pensiamo al Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini nella chiesa di Santa Corona a Vicenza: il Figlio è protagonista e, in alto, il Padre osserva. Pensiamo al Giudizio universale di Pietro Cavallini nella chiesa di Santa Cecilia a Roma con l'umanissimo Cristo che ci osserva garantendoci speranza e salvezza. Così come i Cristi pantocratori di Monreale e di Cefalù. Il Padre eterno è rappresentato e irrappresentabile. È. Non fa. E questo ne limita la rappresentazione. Appare essenzialmente nel momento della creazione di Adamo e di Eva, a partire dai bassorilievi di Wiligelmo. Poi si vede poco, occhieggia qua e là; ma il Cristo domina. Ed è il Figlio cui il Padre ha delegato il destino dell'uomo. Nel nome del Figlio si cambia il mondo»
Durante la presentazione del libro, con la loquacità e proprietà di linguaggio che hanno fatto di lui uno dei massimi critici d'arte italiani, Sgarbi descrive nei minimi particolari dipinti e quadri a tema religioso, con al centro la figura di Cristo perché appunto sono i Figli a fare le rivoluzioni. La figura di Dio Padre è artisticamente sempre presente, ma immobile, statica. È un Dio che è, ma che non fa.
È Cristo il centro, il divino fattosi essere umano, la figura che sottrae la scena a suo Padre e si impone come Re e uomo allo stesso tempo. Così passando da Giotto a Jacopo Bassano, da Michelangelo a Caravaggio, Vittorio Sgarbi trasforma una semplice occhiata a un quadro in un viaggio nella mente dell'artista, che ha incantato e appassionato la platea presente.
Per una sera l'arte predomina su tutto, con una lezione che ha lasciato spazio alla conoscenza, alla scoperta, alla bellezza, in un viaggio meraviglioso che solo l'arte italiana sa regalare, e che un maestro e studioso come Sgarbi sa fare amare.