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Memorial Giannino Terzi, a Pinzolo una giornata di sport nel ricordo di uno sportivo che ha dato tanto al calcio di valle

Il pallone, calciato da una trentina di metri, ha una parabola strana, sembra guidato da una mano che non si vede, s'abbassa e s'infila, imparabile, sotto la traversa. Il tiro di Daniel, figlio di Giannino Terzi, nella partita tra le vecchie glorie del Pinzolo e della Rendenese – voluta e organizzata dai suoi amici Leonardo, Arrigo, Walter, Dario, Gianni e Giorgio per ricordare, a distanza di un anno dalla immatura scomparsa, la figura di uno sportivo che tanto ha dato al calcio in valle - ha fatto pensare a lui, alle punizioni che sapeva battere con grande maestria e che spesso hanno risolto l'esito di incontri decisivi per la classifica delle squadre in cui giocava.

Indossò le maglie della Rendenese, del Pinzolo e del Carisolo, che guidò anche da allenatore. Memorabile l'esser riuscito a salvare e mantenere in Promozione gli amaranto nel 2007. Si dedicava con particolare passione ai giovani cui "insegnava calcio". Dotato di buona tecnica, amante del gioco del pallone, dava tutto in campo e riusciva a trasmettere ai suoi compagni questo suo spirito, questo suo carattere, irriducibile fino alla fine. Per di più sapeva interpretare le mosse degli avversari e prenderne le contromisure con una prontezza e un'intelligenza fuori del comune, assumendo talora il ruolo di allenatore in campo. Al "memorial " in suo onore, disputatosi alla Pineta sabato 20 settembre, sono venuti tanti sportivi a rendergli omaggio. Nella circostanza, con una toccante cerimonia, è stata consegnata alla moglie Francesca, affiancata dai figli Michela e Daniel, una significativa targa ricordo.