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Montagnoli. Una camminata per riflettere sull'impatto del lago artificiale che servirà per l'innevamento delle piste di Madonna di Campiglio. La organizza il Comitato Acqua bene Comune delle Giudicarie
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- Categoria: Madonna di Campiglio
- Pubblicato Sabato, 05 Ottobre 2013 08:34
- Scritto da Ettore Zini
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"E' davvero indispensabile avere neve a comando senza rispettare i tempi della natura?". "Siamo certi che non stiamo creando danni irreversibili a un complesso sistema montano, Patrimonio dell'Umanità- Unesco?". Il comitato Aqua Bene Comune delle Giudicarie punta il dito contro il bacino artificiale di Montagnoli, autorizzato dalle Regole Spinale Manez e dalla Giunta Provinciale. E propone una camminata sui luoghi dove le ruspe movimenteranno non meno di 100 mila metri cubi terra, per realizzare un invaso grande come sei campi di calcio. Un sopraluogo, direbbe Hitchcock, sul "luogo del delitto". Dove le Funivie di Campiglio sono pronte, ampliando l'esistente, a realizzare un serbatoio di 190mila metri cubi, per coprire di neve 60 Km. di piste, in poche ore. Laghetto d'estate. Prezioso riserva per l'innevamento veloce, d'inverno. Quattro giorni, contro trenta. Acqua che in sole 120 ore , diventa moneta sonante per la società proprietaria degli impianti. Sempre più condizionata dalle esigenze di un turismo basato su numeri. Il contratto è già stato sottoscritto. L'assemblea della Comunità delle "Regole", che in zona ha rifugi e grandi interessi economici, ha dato in gestione quell'area alle Funivie di Campiglio fino al 2052. Dieci milioni di euro l'investimento a carico degli impianti a fune. 256 mila euro la contropartita in denaro, più opere per 186 mila,(meno dell'affitto del rifugio Boch per un anno) l'impegno della società funivie verso la "Spinale Manez". Lo sbancamento – uno sterro 72.000 mc. e un riporto di 81.000 per realizzare una diga a valle lunga 180 metri, alta 8/10 m. per un bacino di 41 mila mq. - non è ancora iniziato. Ma secondo Anna Ballardini, del Comitato Acqua Bene Comune, dai primi del mese c'è anche l'ok ai lavori. "Un'opera – dicono quelli del comitato – vissuta con grande preoccupazione da chi ha a cuore le sorti dell'ambiente. Soprattutto per il modello di sviluppo". Il Comitato ABC – dunque – si interroga sulla salvaguardia del territorio, l'utilizzo di acque e risorse naturali. E propone una passeggiata ai Montagnoli per conoscere i luoghi del progetto, e condividere riflessioni .
L'appuntamento, è per il 19 ottobre. Per quella data il comitato si impegna a pubblicizzare l'evento, per far si che i partecipanti siano numerosi. Non è la prima volta che quest'opera pone interrogativi. Questo bacino, ai piedi del Brenta, fa discutere da quando è stato reso pubblico il progetto. L'epilogo è arrivato con la delibera delle "Regole" lo scorso agosto. 19 si, 2 astenuti, un voto contrario e una scia di polemiche. Ma già nel luglio 2012, una mozione del Verde Bombarda, aveva indotto la Provincia a bloccare il progetto. Le perplessità sollevate avevano portato a riconsiderare dimensioni e caratteristiche dell'opera. Mentre una successiva commissione di tecnici (Pat-Museo Scienze Naturali) aveva trovato la scelta meno impattante di altre soluzioni messe sul piatto. Esempio, il lago Ritorto. Il parere, seppur tra i dubbi per un simile sbancamento in quota, ha rivisto l'ipotesi iniziale, prescrivendo una riduzione del 10% e accorgimenti per ridurre l'impatto. Alla vigilia dell'avvio dei lavori, Acqua-Bene- Comune torna in argomento, con una pacifica "sgambata" tra rocce e mirtilli. "Chiede di riflettere sull'utilizzo dell'acqua e sul modello di turismo che lasceremo in eredità alle generazioni future".