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Francesco Bosco: Sono curioso di vedere quanti ospiti ci saranno nelle località dove gli impianti sono chiusi. Potremmo capire se lo sci è ancora trainante per la nostra economia
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- Categoria: Madonna di Campiglio
- Pubblicato Giovedì, 04 Dicembre 2014 10:56
- Scritto da Giudicarie.com
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Un'inizio di stagione difficile per l'industria dello sci, con temperature molto alte, molto superiori di quelle della media stagionale che hanno fatto slittare l'apertura degli impianti da sci in molte località turistiche del Trentino. Non a Madonna di Campiglio, una delle prime stazioni ad aprire sull'arco alpino e dove si scierà anche nel prossimo Ponte dell'Immacolata anche se a ranghi ridotti. Per le altre stazioni largo alle altre attività, dalle escursioni alle terme.
«È una situazione molto anomala- commenta Francesco Bosco. «Mi spiace moltissimo perchè doveva essere un buon ponte. Mi spiace come direttore delle Funivie Madonna di Campiglio, ma anche come presidente degli Impianti a fune del Trentino. So per certo che la situazione è generale su tutto l'arco alpino, ma coinvolge direttamente ed anche in modo particolare le nostre società impianti che facevano affidamento su questo ponte che era messo bene e la conferma si aveva anche dalle prenotazioni alberghiere che era no molto numerose. Non parlo solo di Madonna di Campiglio ma dell'intera ski area, intesa anche comprensiva della Val di Sole dove ora stanno fioccando molte disdette in quanto i turisti venivano per poter sciare».
Ma se per chi vorrà sciare ci sarà a disposizione solo il Grostè, campo aperto per chi vorrà venire a fare una passeggiata o un'escursione. «Sono veramente curioso -aggiunge Bosco- di vedere quanti ospiti avremo nelle nostre destinazioni turistiche. Ospiti che non sciano. Potremmo vedere l'affluenza e capire se lo sci è veramente morto o se è ancora trainante per la nostra economia». Questo ponte darà quindi la possibilità di capire «se lo sci è diventato qualcosa di complementare al turismo dei passeggiatori, alpinisti e dei ciaspolatori e di misurare la portata di queste forme turistiche».
«Sono curioso di verificare la situazione sopratutto per quelle stazioni che non saranno in grado di offrire un minimo di sci come la nostra. Io credo che per queste stazioni sarà molto dura, ma spero di sbagliarmi».
Numeri alla mano «potremo confrontarci con quanti sostengono che lo sci è in decadenza e che bisogna puntare su altre forme».