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Notizie val Rendena

Chiudono gli impianti a Madonna di Campiglio: -10% sia nelle presenze di sciatori che negli incassi

MAdonna di Campiglio sci - Funivie Groste

«Pur riservandomi ancora qualche possibile correttivo posso dire che i numeri indicano, rispetto alla passata stagione, una flessione attorno al 9, 10% in meno sia nelle presenze di sciatori sulle nostre piste che negli incassi». Commenta così la stagione Francesco Bosco direttore della Funivie Madonna di Campiglio Spa nel giorno della «SuperGrostè», la gara di sci aperta a tutti che segna la fine della stagione invernale. Una stagione amara che ha avuto nelle condizioni meteo e nella crisi economica due avversari quasi imbattibili.

«Dicembre è stato un mese molto negativo a causa della scarsità di neve, mentre gennaio e febbraio hanno tenuto e si sono confermati in linea con gli anni passati. Marzo, invece, è stato altrettanto negativo e aprile praticamente inesistente. La crisi economica, la scarsità di neve a dicembre e le alte temperature di marzo, che hanno anticipato la primavera di settimane, hanno pesantemente influito sulla stagione. Pasqua, poi, pur essendo "bassa" (cioè subito in coda all'inverno) è stata tra le più deludenti degli ultimi anni nonostante gli impianti fossero aperti».

Unica nota positiva il leggero incremento delle presenze straniere a fronte di un vertiginoso calo del mercato italiano.

«Abbiamo assistito ad una notevole flessione tra il numero di sciatori italiani e ad un leggero incremento degli stranieri, che nell'inverno appena concluso hanno raggiunto quasi il 40% del totale degli sciatori presenti. Anche la nostra località è stata colpita dalla crisi del turismo pendolare, registrata, nella misura di circa il meno 15%, in tutto l'Arco alpino».