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Notizie val Rendena

Spiazzo Rendena. Si è spento il professor Olimpio Chesi

olimpio chesi

Una vita dedicata interamente alla medicina, allo studio, al suo ospedale, quello di Tione, che ha accompagnato nella sua crescita fino a portarlo a livelli di eccellenza straordinari, una grande attenzione, una cura amorosa per la sua gente, quella delle Giudicarie, divenuta la sua famiglia; unica distrazione gli studi storici, la passione per le antiche carte di regola della val Rendena, per la ricostruzione di alberi genealogici di antichi casati. Come il suo, che prende il nome da Ches, frazione di Fisto, dove abitava.

Olimipio Chesi, il professor Chesi, "il" primario, si è spento mercoledì alla soglia dei novant'anni anni, appartato, in solitudine, com'era sempre vissuto: caratteristica tipica di personalità geniali, straordinarie. Una bella figura la sua, alta, signorile nel portamento, di antico stampo, un uomo della Mitteleuropa sopravvissuto a quel mondo, di cui lui era rimasto innamorato, dove aveva studiato e ai cui principi di serietà e di solidarietà si era formato.

Dava poca confidenza, ispirava soggezione ed insieme fiducia per la modestia e la sobrietà. Un tipo alla Alcide Degasperi, anche nel fisico. Austero, severo, tanto severo con se stesso e con i suoi collaboratori, quanto comprensivo con i suoi pazienti, che lo ricordano per i "miracoli" di chirurgia di cui si rese protagonista e lo portano ancor oggi ad esempio di professionalità. Studiava sempre e si teneva aggiornato su tutto, così da "operare" con tecniche d'avanguardia. Ai suoi tempi l'ospedale di Tione, dove poteva contare su colleghi di grande spessore come il professor Miori a medicina, il professor Nicolodi a radiologia, era diventato un vanto per l'intera comunità della Giudicarie, con malati che venivano da lontano a farsi visitare e curare. Venerdì pomeriggio alle 14 saranno in tanti ad accompagnarlo al cimitero di Spiazzo.