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Caderzone Terme, per la nuova stalla violata la piana. Prevista una deroga al Prg
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- Categoria: Caderzone Terme
- Pubblicato Giovedì, 25 Settembre 2014 22:40
- Scritto da Ettore Zini
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Per quarant'anni è stata preservata a verde. Ora una deroga della Provincia rischia di mettere a repentaglio l'unica plaga agricola rimasta intatta di tutta la val Rendena. Per anni, i circa 250 ettari che si estendono dall'abitato di Caderzone fino alla località Pineta di Pinzolo, sono stati salvaguardati in tutta la loro bellezza. "Una piana di verde unica – dice l'ex sindaco Maurizio Polla che per ben quattro legislature è riuscito a mantenerla integra, nonostante i numerosi tentativi di urbanizzarla – che deve rimanere tale, in quanto patrimonio non solo del comune di Caderzone, ma di tutta la valle".
Ora il parere positivo da parte della Provincia per l'insediamento di una nuova stalla di 1.000 metri quadri, in località Salece, rischia di far saltare quell'ecosistema così prezioso sia dal punto di vista ambientale che turistico, conservato integro per mezzo secolo, a dispetto di tutte le pressioni speculative.
Prima del sindaco Polla, ora responsabile dell'ufficio tecnico della Comunità delle Giudicarie, anche il suo predecessore Vigilio Sartori era stato valente assertore per altri vent'anni, che quello "scrigno" verde - dove si staglia l'antico maso Curio, recentemente acquistato dal Comune con tutti i prati circostanti - dovesse essere conservato tale, in quanto esempio emblematico delle tradizioni e della cultura contadina della Rendena.
Ora però quella richiesta di deroga al PRG per realizzarvi una nuova stalla esposta all'albo comunale, fa discutere. E soprattutto indignare molti cittadini, più che mai convinti che non si possano buttare al vento anni di lungimirante pianificazione urbanistica. Tanto più che è proprio il Pup, tuttora vigente, a spiegare che, a quegli ettari di verde bisogna dedicare molta attenzione:"Un cenno particolare – recita il Piano Urbanistico Provinciale – merita la piana di Caderzone, disposta in sponda destra del Sarca, tra Pinzolo e Caderzone, che è l'unico e significativo ambiente a prato che rimane lungo la val Rendena fino a Tione. Se ne auspica quindi il mantenimento allo stato attuale (...). La sua funzione dovrebbe rimanere legata all'agricoltura tradizionale, imperniata sugli edifici esistenti, con l'esclusione di capannoni per stalle...".
Pochi giorni or sono, l'amministrazione comunale di Caderzone ha deliberato la seconda adozione della variante al Prg. Quella stalla non v'è inserita. "Ma, proprio perché – spiega il sindaco Emilio Mosca – preferiamo demandare alla deroga la concessione o meno di una richiesta di quel tipo, che comunque è intenzione dell'amministrazione rilasciare, in quanto a nostro avviso ha tutti i requisiti per essere accolta, poiché a richiederla è un giovane di Caderzone, con una tradizione agricola alle spalle e tutti i requisiti per potersi insediare in quell'area". E' quindi sufficiente essere del luogo, giovane imprenditore e di professione agricoltore, per vanificare anni e anni di salvaguardia ambientale, senza correre il rischio di creare un precedente pericoloso? Per il primo cittadino di Caderzone, paese dove – dice - ci sono più mucche che abitanti, evidentemente sì.
Anche se, spiega, la deroga dovrà passare ancora al vaglio del consiglio comunale. "Ieri sono scaduti i termini delle eventuali osservazioni. Non abbiamo ancora stabilito quando. Ma, per approvare quello stallone, non dovrebbero esserci problemi di sorta".