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«Se si dovessero verificare eventuali smottamenti non ci troveranno impreparati e non saranno senza avvisaglie». I chiarimenti in merito alla situazione della ex Cava Maffei nella lettera del sindaco di Giustino Luigi Tisi
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- Categoria: Giustino
- Pubblicato Giovedì, 27 Febbraio 2014 16:22
- Scritto da Luigi Tisi
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Con riferimento agli articoli comparsi sul sito "Giudicarie.com" a firma di Matteo Ciaghi riguardanti la ex "cava Maffei", ritengo doverose ed opportune alcune precisazioni, sia per completezza d'informazione sia perché considero indispensabile che chi legge sia al corrente della realtà, senza nulla togliere o aggiungere, anche se questo può limitare un certo sensazionalismo giornalistico.
La coltivazione del feldspato presso la cava Maffei ha comportato negli anni passati, fino al 31.12.2006, la realizzazione di ingenti scavi, che hanno avuto come conseguenza un indebolimento della staticità di parte del versante.
A seguito delle fessurazioni verificatesi nell'anno 2009, si è cercato con i tecnici provinciali di individuare le soluzioni più opportune per scongiurare in futuro possibili smottamenti o almeno per avere la sicurezza che, se si dovessero verificare, confluiscano interamente nel cratere esistente.
Nel contempo, l'amministrazione comunale ha richiesto ai tecnici della protezione civile la formazione di un piano di emergenza, che stabilisca le azioni da effettuare in caso di superamento di determinati limiti, che in linea generale sono direttamente correlati alle precipitazioni; è infatti assodato che i movimenti accelerano nei periodi di piogge prolungate e intense.
Il piano di emergenza ed evacuazione, del quale peraltro dovrebbero dotarsi tutti i comuni a prescindere da particolari situazioni problematiche, è stato redatto in data novembre 2011 ed è stato presentato alla popolazione, con invito trasmesso a tutti i capifamiglia, in seduta pubblica tenutasi nel nostro teatro il 14.12.2011, alla quale erano presenti, oltre all'allora Presidente della Provincia Dellai, i dirigenti della protezione civile e dei servizi geologico e minerario, che hanno illustrato il documento e risposto alle varie domande.
In data 28.12.2011, infine, con deliberazione n° 34, il documento è stato adottato dal Consiglio comunale. Tutto è stato fatto quindi alla luce del sole, dando la massima pubblicità ad ogni azione intrapresa.
Credo che il sottoscritto e l'amministrazione comunale stiano facendo quanto possibile per garantire alla popolazione, seppure nella situazione particolare nella quale ci troviamo, la massima sicurezza. Come più volte affermato dai tecnici provinciali, se si dovessero verificare eventuali smottamenti non ci troveranno impreparati e non saranno senza avvisaglie.
E' proprio di questi giorni l'assicurazione dell'ing. Bertoldi, responsabile della protezione civile, che si è finalmente giunti alla condivisione di un progetto d'intervento consistente nell'eliminazione di quella parte di morena che potrebbe interessare il torrente Flanginech, e di conseguenza il centro abitato, ed in altre azioni di drenaggio del versante. Questi lavori dovrebbero iniziare, come assicurato, nella tarda primavera o in estate.
Nel contempo si sta organizzando per la prossima primavera, con l'assistenza della protezione civile provinciale ed in collaborazione con i vigili del fuoco della valle, nell'ambito delle esercitazioni che questi ultimi svolgono periodicamente, l'effettuazione di una prova di evacuazione di quella parte del centro abitato individuata nel piano di emergenza. Tengo a ribadire che ciò non significa l'esistenza di un pericolo imminente, ma è senz'altro utile e doveroso essere pronti a fronteggiare qualsiasi situazione.
Concludo ribadendo che l'amministrazione comunale da me guidata in questi anni ha fatto tutto quanto possibile per far sì che questa problematica che abbiamo ereditato possa finalmente trovare la giusta soluzione. A me personalmente ed a tutta l'amministrazione sta a cuore la sicurezza e la serenità della nostra gente e del nostro paese.