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A Villa Rendena, ampliamento e riorganizzazione dei locali logistici dei VVF a piano terra nel Municipio. Costo più di un milione di euro finanziato in parte con il Fut
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- Categoria: Villa Rendena
- Pubblicato Martedì, 10 Giugno 2014 20:43
- Scritto da Ettore Zini
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In Trentino la spending reiview può permettersi di intaccare parte importante dei nostri servizi, come per esempio i Tribunali di periferia che erogavano prestazioni essenziali per la comunità. Non le caserme dei vigili del fuoco. Diventate totem intoccabili, di comuni e Provincia. Come se la vita dei nostri paesi fosse devastata da un incendio al giorno, o scombussolata da eventi calamitosi a raffica. Non si spiega altrimenti il continuo e quasi metodico impegno di risorse nel costruire o ristrutturare ricoveri per i mezzi dei pompieri. Che - pur svolgendo un servizio di lodevole importanza - dispongono di decine e decine di strutture a stretto contatto di gomito, assorbendo parte cospicua dei bilanci comunali e provinciali. In Giudicarie, per esempio, non c'è municipio che non contempli nel suo vessillo una caserma dei VVF volontari. E molti, seppur dispongano di edifici adeguati, fanno il diavolo a quattro pur di avere ricoveri e spazi logistici nuovi di zecca. L'ultimo caso, anche se non il più eclatante, arriva da Villa Rendena, dove la giunta comunale il 5 giugno ha testé deliberato la spesa di 1.097.476,02 euro, per "l'ampliamento dell'autorimessa e la riorganizzazione dei locali logistici dei VVF". La "caserma" c'è già. E' al piano terra del palazzo municipale. Ma, ecco che arriva quest'opera aggiuntiva per ospitare, si e no, due o tre automezzi. Quando a Tione – a soli tre chilometri di distanza – c'è il centro logistico comprensoriale dei vigili del fuoco, con annesso eliporto, da mille e una notte. Con un parco macchine, 15 per l'esattezza, da far schiattare d'invidia qualsiasi corpo permanente extraregionale. La lista è lunghissima: autopinze, jeep, autobotti, furgoni di ogni tipo e foggia. Un'autoscala. E chi, più ne ha, più ne metta.
Il sindaco di Villa Rendena Emanuele Bernardi, però, difende a spada tratta la futura struttura del suo comune, che sarà ricavata sempre al piano terra del palazzo municipale, sacrificando una parte dell'annesso parco giochi. "E' assolutamente indispensabile" - ci confida - "Lo stesso Servizio antincendi della Provincia ci ha sollecitato a provvedere. Quindi, ci siamo dati da fare per trovare una soluzione". Le risorse, spiega, le abbiamo attinte dal Fondo Unico Territoriale (Fut), ora competente in materia di caserme. Circa 450 mila euro, quindi, verranno dalla Comunità. Altri 350 mila li reperirà il comune. "E poi, confidiamo in un forte ribasso d'asta nella gara d'appalto che stiamo predisponendo. "In più- tiene a precisare il primo cittadino - la cifra che abbiamo deliberato è comprensiva anche degli oneri di progettazione". Ma, i vigili quanti sono? E gli automezzi? I volontari, sicuramente più di venti, ci spiega Bernardi. "Mentre gli automezzi sono tre: una jeep, un furgone 4X4, e un'autobotte che è costato una cifra ora ospitata in un garage preso in affitto, in quanto lì non ci sta".
Per l'appalto, comunque, lo dice esplicitamente il verbale di giunta, il sindaco ha attestato la sussistenza dei presupposti di urgenza. Quindi, ci potrà essere la procedura negoziata, senza ricorrere alla pubblicazione del bando. La gara, come prevede la legge in questi casi, sarà espletata tramite invito di dodici imprese, con il criterio del massimo ribasso. Salvo imprevisti, quindi, il progetto redatto dall'architetto Massimiliano Zenari potrà essere attuato a breve. A meno che, com'è accaduto a Cimego in Valle del Chiese, per un'altra discussa caserma dei vigili del fuoco (costo oltre due milioni e mezzo di euro per un paese di 413 anime), dopo un avvio sprint, i lavori - quasi ultimati - si sono impantanati per difficoltà economiche della ditta appaltatrice. E il comune è in attesa, da più di un anno, della consegna del manufatto.