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Porte di Rendena, la volontà è di garantire una rappresentanza in giunta di tutte le frazioni del comune. Riccardo Dorna, Federico Dallavalle e Bruna Collini tra i papabili assessori

Archiviata la pratica elezioni, si avvia quella della composizione della giunta per il nuovo sindaco di Porte di Rendena alla sua prima esperienza in amministrazione: "mi prendo un po' di tempo per valutare bene con il gruppo, come è ovvio e normale fare. Le valutazioni sono tante, ma rimane la volontà di garantire una rappresentanza in giunta di tutte le frazioni del comune".  

Alla lettura delle preferenze, i più votati nelle frazioni sono stati: Riccardo Dorna a Vigo Rendena (133 preferenze), Federico Dallavalle a Villa Rendena (132 preferenze) e Bruna Collini a Darè (86 preferenze).

Dallavalle è stato il braccio destro di Pellegrini durante tutta al campgna elettorale, e potrebbe diventare il suo più stretto collaboratore nella veste di vicesindaco; Bruna Collini è una sindaca uscente e una delle figure con maggiore esperienza amministrativa anche per il suo lavoro presso il Bim del Sarca, Collini che i voti, all'indomani della tornata elettorale, spingono verso un assessorato; Dorna, il più votato in assoluto, è di Vigo Rendena. Potrebbe essere questa la composizione della giunta di Pellegrini, anche se le variabili, sempre usando il criterio delle preferenze espresse dalla gente ci sono. Se Dorna e Dallavalle, infatti, sono i più votati anche in termini assoluti, e non solo nelle loro frazioni di residenza, a soli tre voti da Dallavalle c'è Claudia Simoni (129 preferenze) di Javrè, mentre più staccato, con 94 voti personali Nicola Chiappani di Vigo Rendena e infine Franco Scarazzini di Darè che si è attestato a 88 preferenze.
Risultato delle urne a parte, poi ci sono competenze, disponibilità di tempo e volontà dei singoli di assumersi un incarico gravoso come l'assessorato di un comune tutto da costruire: le valutazioni di Pellegrini e la sua squadra vanno concluse nel giro di un paio di settimane poichè il termine fissato per annunciare la convocazione del primo consiglio comunale è in dieci giorni dalle elezioni, e poi ci sono i canonici cinque giorni pre-consiglio.