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Tassa di soggiorno alloggi turistici in val Rendena, stasera l'incontro pubblico. Adriano Alimonta: La Val Rendena ha bisogno di un rilancio. Ognuno deve fare la propria parte per poter avviare un progetto condiviso, credibile ed efficace
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- Categoria: Val Rendena
- Pubblicato Mercoledì, 05 Aprile 2017 10:58
- Scritto da Giudicarie.com
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«Mi rendo conto che chiedere 50 euro per la tassa di soggiorno possa essere una scelta impopolare e che per alcuni casi sia davvero una cifra importante, ma sono sicuro che se questo contributo e questo sforzo viene rapportato con quello che si può fare per lo sviluppo dell'intera valle, allora, sotto questa luce, può apparire in modo diverso. Con la revisione della tassa di soggiorno sia degli alberghi, sia degli appartamenti turistici, la nostra Apt, se le presenze alberghiere seguiranno un andamento paragonabile a quello dello scorso anno, potrà avere a disposizione circa 300 mila euro in più: 200mila saranno introitati dagli alberghi, 100mila euro dagli appartamenti. Queste risorse saranno investite in servizi per gli ospiti. Si potrà pensare ad un progetto di sviluppo per tutta la valle ed è anche di questo che vorremmo parlare nell'incontro pubblico del 5 aprile».
A parlare è il presidente dell'Apt Adriano Alimonta che dopo le proteste avanzate dal Comitato No tassa ingiusta ha invitato le parti ad un incontro pubblico che si terrà questa sera presso il PalaDolomiti di Pinzolo allel 20.30. Un segno distensivo ed una disponibilità al confronto con il Comitato e con i cittadini che non hanno gradito questa nuova imposta definita «iniqua, ingiusta e dannosa».
«Con un provvedimento di fine anno, passato quasi sotto silenzio, la Giunta Provinciale ha istituito per l'anno 2017 una sproporzionata tassa di soggiorno per gli appartamenti concessi in locazione ad uso turistico che varia da 25 euro all'anno per posto letto a ben 50 euro» aveva sottolineato con un documento il Comitato "No tassa ingiusta" «La Giunta provinciale, previo parere della Comunità delle Giudicarie, - continuava il Comitato- su incomprensibile richiesta dell'APT di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, e con l'avvvallo delle amministrazioni senza l'ampio confronto necessario, ha deliberato la cifra massima di 50 euro a posto letto, contrariamente a tutte le altre APT del Trentino che sono rimaste a quota 25 euro».
Una tassa di soggiorno definita ingiusta, iniqua e dannosa. «Ingiusta perché si tratta di una patrimoniale, non tanto mascherata, che si aggiunge all'IMIS e colpisce indiscriminatamente sia chi affitta sia chi non riesce ad affittare. Iniqua perché non valuta i diversi paesi all'interno della stessa valle, non é uguale alle altre zone turistiche del Trentino e la modalità di calcolo viene notevolmente differenziata tra strutture alberghiere, dove è legata alla presenza, e alloggi turistici dove è legata al posto letto, indipendentemente che sia occupato o meno. Dannosa perché la prevedibile diminuzione delle presenze, conseguente all' aumento degli affitti, rischia di portarci fuori mercato rispetto ad altre zone del Trentino e indirettamente colpisce non solo il settore turistico ma anche quello commerciale».
«Ho rispetto verso il Comitato e verso le richieste che loro stanno portando avanti. - ha anticipato il Presidente Alimonta - Allo stesso tempo credo che da questa situazione possa nascere qualcosa di importante perché avremmo la possibilità di confrontarci con una parte di operatori turistici con la quale purtroppo fino ad ora siamo riusciti a coinvolgere in modo marginale. Il mio auspicio pertanto è che diventi un'occasione per un confronto proficuo per il futuro...» e lascia intendere che qual ora dovesse emergere che la tassa di soggiorno per gli alloggi turistici fosse sproporzionata si potrà cercarla di correggerla il prossimo anno. Tenendo però presente «che la val Rendena ha bisogno di un rilancio. Con queste risorse aggiuntive si potrebbe dare l'avvio ad un progetto condiviso che riesca a proporre e a diversificare i prodotti offerti dalla Val Rendena in modo deciso e appetibile». Ma per poterlo fare «serve essere tutti compatti e che ognuno faccia la propria parte».