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Ci ha lasciato Mirko, lo chef storico del Mildas
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- Categoria: Val Rendena
- Pubblicato Venerdì, 02 Febbraio 2018 09:18
- Scritto da Giudicarie.com
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Ci ha lasciato anche Mirko. Giovedì mattina. Si è spento come una candela fra le braccia della moglie Franca e dei figli Raul e Alessia. I funerali avranno luogo sabato pomeriggio a Giustino, alle ore 16. La famiglia Pizzini nel giro di due anni ha perso Bruno, Dario, Franco e lui, Mirco, tutte persone buone, disponibili verso il prossimo e insieme riservate, piene di umanità e di discrezione, molto stimate, non solo in paese. Mirco è stato un cuoco fuori dal comune, uno chef come pochi, creativo, amante della cucina genuina , uno specialista nella conoscenza e nell'uso degli ingredienti, aperto alle innovazioni. A Pinzolo con i genitori e i fratelli aprì il prestigioso ristorante Mildas in piazza Collini, che segnò un'epoca nel campo della ristorazione, con una clientela che prenotava e veniva a Pinzolo da tutta Italia per gustarsi i suoi menù. Vi comparve per la prima volta in Rendena la pizza napoletana e con essa, insieme alle specialità locali, i piatti della dieta mediterranea. Più tardi, sollecitato da imprenditori che volevano dare lustro alle loro iniziative immobiliari, portò tale insegna a Madonna di Campiglio e persino in Sardegna sulla Costa Smeralda, dove fu sempre molto apprezzato.
Da ultimo ha creato un ambiente suo caratteristico, stupendo per ambientazione e originalità di arredo, a Giustino, e passato la mano al figlio Raul che lo ha salutato così: «Ciao caro papà, non ci sarai fisicamente, ma rimani sempre con noi, nei nostri cuori e nei bellissimi ricordi che ci hai lasciato. Sei stato un papà speciale, umile gentile dolce, un grande maestro di vita.Non ti sei mai risparmiato per nessuno e hai fatto tanti sacrifici senza mai farli pesare, anzi con gioia di farli. Siamo stati fortunati di aver fatto parte della tuo cammino . Grazie di cuore per tutto. Riposa in pace».
Insieme all'amore per i fornelli, una vera e propria passione la sua, possedeva una sensibilità particolare verso le esigenze della famiglia e dei dipendenti. Fu lui a inventarsi e ad applicare per primo a Pinzolo la chiusura settimanale per star più vicino alla famiglia e a interrompere l'attività per godersi le ferie. Aveva sempre un sorriso sulle labbra, per tutti, anche quando soffriva, e non voleva essere di peso a nessuno.