Caso Roncone, richiedenti asilo. La lettera di Remo Fambri
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- Categoria: Roncone
- Pubblicato Venerdì, 26 Giugno 2015 16:41
- Scritto da Giudicarie.com
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Mi chiamo Remo, vengo da Spiazzo in val rendena e lavoro da ormani 3 anni per l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Sono normalmente di base in Libano: un Paese di 4 milioni di abitanti che ha accolto, e sta ancora accogliendo, 1.2 milioni di siriani che fuggono da una delle stragi piú grandi ed inumane della nostra generazione. Al momento sono stato mandato urgentemente in Tanzania in quanto migliaia di rifugiati dal Burundi stanno attraversando il confine in cerca di protezione dalla crescente violenza nel loro Paese. Ogni tanto mi permetto di navigare in internet e di leggere notizie dalle mie valli. Leggo spesso l'Adige online e Giudicarie.com per restare aggiornato sulle cronache locali, ed anche un po per sentirmi vicino a casa.
Vi scrivo in quanto sono molto colpito, purtroppo negativamente, dall' ultimo articolo su Roncone e l'arrivo di 10 persone "richiedenti asilo". Vi é una grossa importanza nell'uso dei termini e mi aspetterei da un mezzo di informazione pubblica (anche se locale) l'utilizzo di termini appositi, per assicurare corretta informazione del pubblico sulla realtá delle cose.
Noi trentini siamo famosi (o meglio ci vantiamo) della nostra cultura dell'accoglienza, del volontariato e della solidarietá. Ma da quanto leggo nel Vostro articolo, sembra che questa fama sia solamente una facciata o una falsa leggenda metropolitana.
Comprendo la paura che i nostri compaesani abbiano del "diverso", dello "straniero", o la paura che l'arrivo di queste persone (ricordiamoci che sono PERSONE, come noi) possa avere un impatto sulla vita quotidiana dei nostri villaggi.
Allo stesso tempo, mi aspetterei che un mezzo di informazione seguito da molti, come Giudicarie.com, si debba adoperare a ridurre queste paure, utilizzando termini corretti e mostrando entrambi i lati della medaglia. In altre parole, informare la popolazione della realtá delle cose, i motivi che portano 10 persone richiedenti asilo a venire temporaneamente a Roncone, le procedure giuridiche che obbligano lo Stato italiano a proteggere rifugiati e i richiedenti asilo, e soprattutto dovrebbe tendere a tranquillizzare i concittadini invece che inasprire le paure e la tendenza alla violenza.
Trovo vergognoso che il vostro quotidiano si sia permesso di pubblicare frasi come "Fuori dai co....... sia i clandestini che il parroco VIAAAAADA RONCONE", senza nemmeno un accenno od un commento rivolto a richiamare l'attenzione all'umanitá, la solidarietá e soprattutto l'attenzione degli abitanti di Roncone alle dure realtá dalle quali queste persone stanno fuggendo.
Ora sono seriamente preoccupato ed inviterei le forze dell'ordine a fare attenzione ai commenti xenofobi che stanno circolando sui "social media" da quando questo articolo é stato pubblicato. Sarebbe orribile ed inumano se solo uno di questi commenti diventassero realtá: violenza contro persone che fuggono alla violenza, cercando rifugio in un Paese che si definisce "civile", ma si dimostra il contrario.
Sono certo che il vostro quotidiano si adopererá al piú presto a redigere o almeno commentare il vostro articolo, assicurandosi di non fomentare odio verso il "diverso" ma spingendo verso i principi di accoglienza, umanitá e solidarietá di cui i nostri compaesani trentini si vantano molto nel mondo.
Nel frattempo vorrei specificare l'uso della terminologia e il loro significato nel paragrafo sottostante :
Richiedente asilo (asylum seeker): una persona che attraversa il confine nazionale in cerca di protezione internazionale. Secondo la convenzione UN del 1951 e relativo protocollo 1967, (l'Italia ha ratificato entrambi) una persona richiedente asilo deve essere accolta dallo Stato ospitante il quale NON puó "rispedire" tale persona indietro se non dopo aver valutato ogni caso individualmente, secondo il principio del "non refoulment". La procedura per determinare un rifugiato é stabilita da norme internazionali e si chiama RSD (Refugee Status Determination).
Rifugiato: un richiedente asilo che viene "riconosciuto" legalmente come rifugiato dopo la procedura di RSD. La definizione é data dalla convenzione di cui sopra : un rifugiato é definito come una persona che "temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalitá, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori dal Paese in cui ha la cittadinanza e non puó, o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale Paese." Per persecuzione si intendono tali azioni che violano i diritti umani fondamentali. - per piu informazioni: www.unhcr.it o www.unhcr.com
o Convenzione di Ginevra 1951: http://www.unhcr.it/sites/53a161110b80eeaac7000002/assets/53a164240b80eeaac700012f/Convenzione_Ginevra_1951.pdf
Migrante: colui che viaggia in altri Paesi in cerca di migliori condizioni di vita, lavoro, societá etcetera, ma non richiede asilo.
Immigrato irregolare: é colui che entra nel territorio di una nazione evitando i controlli ufficiali, o che resta in un Paese oltre il limite del visto o del permesso di soggiorno. Un richiedente asilo non é né un migrante, né un immigrato.
Clandestino: in Italia si é clandestini quando pur avendo ricevuto un ordine di espulsione si rimane nel Paese, non si é clandestini quando si arriva.
Cordialmente, il Vostro lettore
Remo Fambri
Gentilissimo Remo,
non che fosse un articolo esaustivo, ma segnaliamo la pubblicazione di questo breve pezzo http://www.news.giudicarie.com/en/valle-del-chiese/162-roncone/6631-roncone-pronta-ad-ospitare-una-decina-di-profughi-richiedenti-asilo-politico-verranno-ospitati-presso-la-struttura-ex-colonia-dei-sordomuti.html al quale è seguita la pubblicazione delle proteste che ci sono arrivate da molte persone di Roncone e dintorni.
La Redazione