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Valdaone, due serate con nove esperti per presentare ai cittadini il progetto del teleriscaldamento

Due incontri con i cittadini, a Villa de Biasi, 9 esperti in diversi campi per parlare di teleriscaldamento a 360 gradi. L'amministrazione di Valdaone ha organizzato due serate informative, il 15 e il 22 gennaio alle 20.30, per dare modo ai cittadini di avanzare proposte, dubbi e richieste sul sistema di teleriscaldamento che il comune della Valle del Chiese sta portando avanti. "Il nostro impegno - spiega la sindaco di Valdaone Ketty Pellizzari - è quello di dare la possibilità alle persone che hanno deciso di vivere qui di venire a queste serate e informarsi su un intervento importante che avrà degli effetti contingenti e futuri sulla nostra vita. Questi momenti vogliono essere un approccio responsabile alla tematica e mi auguro possano essere realmente chiarificatori di un argomento che giustamente deve produrre un dibattito, ma partendo da basi oggettive".

Venerdì 15 gennaio saranno 6 gli esperti invitati ad esporre da diversi punti di vista il tema. Anzitutto il direttore dei lavori, l'ingegnere Valter Paoli, e il Responsabile del Procedimento dell'opera Mario Eccli, spiegheranno il progetto di teleriscaldamento per Valdaone e la cantierizzazione dell'opera. Accanto a loro anche l'ingegnere Franco Panelatti, vicepresidente di E.S.Co. B.I.M. e Comuni del Chiese S.p.A., la società in house che realizzerà e gestirà l'impianto.

Alla serata interverranno inoltre il dott. Massimo Negrin dell'AIEL, l'Associazione Italiana Energie Agroforestali: il compito dell'associazione è fare da supporto e collaborare con le organizzazioni di rappresentanza della filiera delle produzioni agricole e forestali ad uso energetico e con gli organismi pubblici - a livello internazionale, europeo, nazionale e locale - interessati allo sviluppo delle energie rinnovabili. Con il dottor Negrin verrà approfondito il tema del corretto uso energetico del legno, in un contesto di valorizzazione a cascata delle risorse legnose, evidenziando anche le positive ripercussioni economiche, sociali ed ambientali legate a questo tipo di filiera.
Infine, uno sguardo anche all'aspetto più intimo e legato alla salute: il dott. Francesco Pizzo, dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento – Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica, con l'oncologo Gianni Ambrosini tratterà l'argomento "Qualità dell'aria e il riscaldamento a legna; quali ricadute sulla salute."

Venerdì 22 gennaio, sempre alle 20.30 a Villa de Biasi, si affronteranno più ad ampio raggio le prospettive economico-sociali della realizzazione dell'opera, guardando a chi ha già intrapreso percorsi simili.
Sarà infatti la volta del prof. Geremia Gios, ordinario di Economia Agraria dell'Università degli Studi di Trento e autore di oltre cento pubblicazioni di carattere scientifico su temi di economia agraria, economia forestale ed economia ambientale, oltre che membro di numerose associazioni scientifiche nazionali ed internazionali, oggi assessore del Comune di Vallarsa che ha nel suo territorio un impianto di teleriscaldamento. Geremia Gios disquisirà sul legame, stretto, fra il mantenimento della vivibilità nei territori montani e l'attuazione di una filiera corta come quella legata al sistema di teleriscaldamento valdaonese: un discorso di ampio respiro che guarderà ai temi della sostenibilità e della qualità della vita per le genti di montagna e il loro benessere quotidiano, in linea con gli obiettivi italiani ed europei in materia ambientale per il 2020.
Saranno inoltre presenti l'ingegnere Stefano Dal Savio e l'ingegnere Gerd Huber di IDM Südtirol-Alto Adige - Area Energia & Ambiente, società provinciale che si occupa di energie rinnovabili ed efficienza energetica. Le competenze tecniche, la propensione all'innovazione e la stretta collaborazione con una fitta rete di imprese del settore, rendono IDM un punto di riferimento per il territorio sudtirolese. I due professionisti presenteranno l'esperienza pluridecennale maturata nel campo del teleriscaldamento a biomassa legnosa nella provincia di Bolzano, un territorio che ha grande esperienza in materia considerati gli oltre 70 impianti di questo genere che vengono utilizzati.