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Frana in val di Daone, tre edifici coinvolti. Ispezionato il versante, lunedì ulteriori accertamenti

frana in val di Daone 21 ottobre 2016

Tre edifici al momento disabitati danneggiati, di cui uno lesionato in misura quasi totale, ma nello stesso tempo però nessuna persona o mezzo coinvolti. Questo in estrema sintesi le conseguenze di una frana precipitata alle prime ore di questa mattina lungo la zona Ronchi - Frate a circa 800 metri da Daone paese in prossimità di Ponte Morandino.
A metà pomeriggio anche dall'alto è stata espletata un'ispezione sul cui elicottero c'erano tecnici , uomini del corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento e lo stesso assessore provinciale Tiziano Mellarini . Un ulteriore sopraluogo è già stato concordato per la giornata di lunedi prossimo.
Da un primo riscontro il materiale confluito è calcolabile attorno ai 100 metri cubi. Lo smottamento sarebbe avvenuto poco dopo le 6 di questa mattina quando un certo frastuono era stato udito anche in paese. A rendersi conto per primo dell'accaduto un paesano che andava per castagne che a sua volta ha notato sassi e dell'altro materiale disseminato lungo la costa. Poi è subito intervenuto un operaio del comune che ha allertato i soccorsi e informato gli stessi amministratori, ufficio tecnico compreso.

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Delle tre costruzioni, quella da considerare in larga parte distrutta, appartiene ad una famiglia di Mantova (un tempo appartenente ad Adelio Maestri n.d.r.) che con frequenza nei fine settimana è utilizzata mentre i due fienili confinanti sono riconducibili a Dino e Delio Colotti e l'altro invece a Giorgio Pellizzari. La porzione dei Colotti presenta un danno abbastanza rilevante considerato che parte del soffitto risulta danneggiato in maniera notevole. Un masso di una certa dimensione lo ha praticamente parzialmente sfondato.

"La zona - dice la sindaca Ketty Pellizzari che stava partendo alla volta per Roma dove domani c'è l'anteprima cinematografica su le Funne di Daone - è stata da subito monitorata e sottoposta a disgaggio da parte della ditta Giorgio Battocchi. Sul posto, comunque c'è il geologo Zampedri della Provincia e il mio vice sindaco Severino Nicolini ma anche il comandante dei vigili del fuoco Alberto Ghezzi e le forze dell'ordine".
"Quando siamo arrivati sul posto - sintetizza proprio lo stesso comandante dei vigili del fuoco Alberto Ghezzi - ci siamo limitati ad una ispezione onde verificare se parte degli edifici coinvolti erano pericolanti. Da una prima verifica è subito emerso che una delle tre case è da rifare ex novo. Poi abbiamo dato una mano nel coordinare il traffico considerato che per diverse ore la strada provinciale numero 27 era stata chiusa per precauzione e poi riaperta a pomeriggio inoltrato".
Per l'intera giornata a visionare e concordare il da farsi il vice sindaco e assessore delegato Severino Nicolini.
" La parete esposta - fa presente lo stesso Nicolini - è stata setacciata palmo per palmo da personale esperto e geologi che con l'ausilio di tiranti si sono calati lungo l'intero versante onde verificare l'eventuale presenza di altri massi pericolanti".

 

Già circa sette anni fa, non molto distante da quella zona, un'altro smottamento si era verificato lungo quella parte di valle. Lo ricorda lo stesso vice sindaco Severino Nicolini. Dai riscontri in comune quello smottamento, seppur quasi a livello della stessa quota ma circa 400 metri più avanti, risultava allora di portata superiore a quello di oggi. Nella giornata di lunedì altri approfondimenti utili a stabilire la portata dello smottamento e la presenza di eventuali rischi . Solo allora si potrà valutare il da farsi e nel contempo intraprendere i necessari interventi da espletare". (a.p.)