Bondo, ecco il centro polifunzionale da 3 milioni di euro finanziato al 95% dalla Pat. Il sindaco Bonenti: «Anche se decentrato, può funzionare»
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- Categoria: Bondo
- Pubblicato Lunedì, 06 Gennaio 2014 22:18
- Scritto da Ettore Zini
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Quanto sia sulla bocca di tutti quella palestra polifunzionale da oltre tre milioni di euro nel Parco Fiana di Bondo, è risaputo tra gli amministratori. Tutti, nessuno escluso, non lesinano critiche per quel finanziamento che ha permesso di realizzare, in un piccolo paese di 701 anime, un centro multifunzionale che, ai più, appare sovradimensionato.
Soprattutto, dicono, senza una valenza strategica sul territorio, giacchè centri a due chilometri, come Roncone, dispongono di strutture analoghe sottoutilizzate. Il classico intervento a pioggia di una Provincia che, in tempo di vacche grasse, non ha badato a spese.
A essere fortemente convinti della bontà della scelta sono invece gli amministratori del posto. In particolare, il sindaco Giuseppe Bonenti, fino ad ottobre presidente della Conferenza dei sindaci delle Giudicarie, sostituito da Attilio Maestri di Pieve di Bono, dopo le sue dimissioni. Di quella struttura, che, "se tutto va bene a marzo sarà pronta", Bonenti, non solo rivendica la paternità ("un fiore all'occhiello del mio mandato"), ma è più che mai convinto della scelta intelligente, per valorizzare il territorio. Anche il più periferico. "Non capisco, dice, perché certe strutture debbano essere costruite solo in centri come Tione. Noi abbiamo dimostrato con eventi culturali di spessore (quelli organizzati nella chiesa di San Barnaba nd.), come, anche in posti decentrati, si possano attuare progetti a beneficio non solo della gente locale. Lo stesso sarà anche per il centro polifunzionale. Di cui ora ci stiamo organizzando per l'utilizzo".
Il centro in questione è una modernissima palestra incastonata lungo le rive del torrente Fiana. Non è mai salita agli onori delle cronache perché nascosta. Lontano dalla via principale, affossata in un avvallamento sotto il piazzale della chiesa, raggiungibile dalla strada che costeggia il cimitero monumentale di Bondo, dove riposano le salme dei caduti austriaci della Grande Guerra. E' una struttura molto grande. Obbiettivamente sovradimensionata per un paesino così piccolo. Che sarà ultimata entro la primavera.
Il suo costo? Dalla seconda perizia di variante, stilata dal suo progettista ing. Christian Giongo di Comano Terme, la spesa finora sostenuta è di 3.120.000 euro: di questi solo 181.672,54 pagati di tasca propria dal comune, gli altri 2.934.615,38 dai contributi provinciali sul Fondo per lo sviluppo locale, più 3.712,08 di spiccioli per l'alienazione di beni immobili di proprietà comunale. Cifra enorme. In considerazione del bacino di utenza. E, una struttura che, se non riuscirà a catalizzare fruitori dal circondario, dovrà fare i conti anche con grossi problemi di gestione, dicono gli scettici.
Anche su questo punto, però, il primo cittadino è fiducioso. "E' stata realizzata con tutti i moderni accorgimenti che mirano al risparmio energetico. Quindi credo che, anche da questo lato, non dovremmo avere grosse difficoltà. Tutto però dipende da quante persone decideranno di utilizzare questo palazzetto dello sport che, lo ripeto, anche se decentrato, può funzionare".
Perché, dice il primo cittadino, se vogliamo che anche i piccoli paesi possano vivere bisogna avere una visione allargata di territorialità. I lavori sono iniziati il 19 gennaio 2012. Dopo la pausa natalizia, il montaggio dei serramenti e le finiture. Poi seguirà l'inaugurazione. Alla progettazione vi hanno contribuito: gli ingegneri Christian e Ivan Giongo, e gli architetti Sandro Giongo e Guglielmo Chesi. L'iter procedurale risale ai primi mesi del 2008. Al suo interno saranno praticabili attività sportive come pallavolo, basket, calcetto, tennis e altre attività ginniche indoor. Il manufatto comprende anche ampi spazi riscaldati per attività ludico-ricreative. Per gli spettatori sono disponibili più di cento posti.