A San Barnaba di Bondo: il "Paesaggio come immagine economica del buongoverno"
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- Categoria: Bondo
- Pubblicato Domenica, 12 Gennaio 2014 01:14
- Scritto da Mario Antolini Musón
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Lo Studio d'arte Zanetti di Bagolino ha aggiunto un'altra perla al diadema d'iniziative culturali con le quali sta arricchendo le Giudicarie attraverso le mostre e le serate d'incontro presso l'antica chiesa di San Barnaba di Bondo. Sabato 11 ha tenuto banco la proposta del "Paesaggio come immagine economica del buongoverno" affidata alla duttile ed approfondita analisi di Marco Zulberti, nota figura di intellettuale giudicariese, che ha avuto al suo fianco la voce narrante di un attore come Alfonso Masi.
Il relatore si è immerso nel vortice di una serie di fotografie sui paesi e sui panorami delle Giudicarie visti dagli obiettivi più antichi, per carpirne il loro trasformarsi alla luce dell'attuale situazione storica. Immagini ormai sbiadite e già uscite dalla mente e dal ricordo della gente di oggi, che ha fatto toccare con mano ai fortunati presenti una realtà nascosta e dimenticata, eppure reale, carica di considerazioni sia sulle modalità di vita e soprattutto delle modalità di cura e di sfruttamento del territorio.
Il territorio come ricordo, il territorio come ragione di vita, il territorio come godimento, il territorio che però è soggetto a continue modifiche, a continue trasformazioni; così si sono visti paesaggi brulli d'inizio secolo ventesimo, arricchiti però di campi e prati fino alle falde della montagna, e poi paesi bruciati dagli incendi o bombardati dalla guerra, quindi ricostruiti in situazioni altamente modificate. Il tutto continuamente commentato dagli accenti sentiti, convinti e convincenti, sia del relatore che della voce narrante, che sapevano portare l'attenzione sui particolari doveva posare l'occhio dell'uditorio attanagliato su ciò che nella immobilità dell'immagine dava significato al proporsi della comprensibile curiosità conoscitiva di chi voleva e doveva avvicinarsi al non noto e soprattutto al nuovo.
Una vera serata di pura conoscenza, pur nella soddisfazione di trovarsi in un accogliente ambiente in cui la cultura sa diventare piacere ed arricchimento. Accolto con viva partecipazione l'eloquio del Zulberti, così come pregnanti le fonti storiche con la giusta cadenza dal Masi; ed il tutto con una visione delle Giudicarie ormai lontanissima nel tempo eppure ancora così suggestiva di malinconia ma anche di motivate speranze.
Mario Musón