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Per quale motivo candidati locali e amministratori sono sempre così restii e, quasi timorosi, ad affrontare un argomento così importante per lo sviluppo locale come quello delle infrastrutture viarie? lo chiede un lettore della Valle del Chiese

Valle del Chiese - viabilità 1

In questi giorni di campagna elettorale molti candidati hanno fatto pervenire ai i potenziali votanti il proprio programma di impegno politico come componenti del futuro consiglio provinciale evidenziando le criticità di una particolare zona, esprimendo attenzione ai problemi sociali, economici, sanitari e di qualità della vita del proprio elettorato e prospettando la propria mediazione e il proprio intervento al fine di migliorare o sanare quelle criticità.
Purtroppo, soprattutto per quel che riguarda la valle del Chiese , sembra che i candidati si limitino a lanciare slogan piuttosto generici del tono ." sono uno dei tuoi, uno della tua zona" ecc...sembra che nessuno individui, o abbia il coraggio di mettere in evidenza, che proprio nella carenza di infrastrutture viarie sta la macroscopica criticità che penalizza la Val del Chiese, il suo sviluppo socio economico, la sua qualità della vita.

Gli abitanti del Chiese da sempre reclamano, più o meno sommessamente, un collegamento più veloce e agevole col Basso Sarca, (un tunnel che colleghi rapidamente il Basso Chiese con il Basso Sarca) per avere uno sbocco su un territorio ricco di turismo ma, soprattutto e semplicemente, per avere un collegamento più rapido all'autostrada, condizione oggigiorno indispensabile per godere, come cittadini e Trentini di un servizio primario.

Il contenimento della spesa pubblica ha già portato alla soppressione del tribunale di Tione e lo stesso ospedale di Tione attraversa momenti di grande incertezza; il distretto sanitario di riferimento rimane quello del Basso Sarca ma per raggiungerlo bisogna avere tempo e non certo urgenza, perchè la statale della Valle di Ledro non è certo di facile percorrenza. E' pur vero che in questi anni la viabilità per Brescia è, nella seconda parte del suo tratto, alquanto migliorata ma lunga e incerta rimane l' attesa per vedere completato il tratto fino a Ponte Caffaro .Il tragitto dalla valle del Chiese fino all'imbocco dell'autostrada richiede quindi , sempre, oltre l'ora di percorrenza in macchina con ripercussioni negative ed onerose, per il trasporto merci, per lo sviluppo turistico, per la qualità della vita dei suoi abitanti.
La domanda che un abitante delle Giudicarie e soprattutto del Chiese, in prossimità delle prossime elezioni provinciali, legittimamente si pone è proprio questa e cioè per quale motivo candidati locali e amministratori sono sempre così restii e, quasi timorosi, ad affrontare un argomento così importante per lo sviluppo locale come quello delle infrastrutture viarie e a reclamare un diritto di cittadini che altre zone del Trentino si sono visto garantito già da tempo. Altre valli (val di Non-Primiero-val di Fiemme e Fassa...) hanno goduto in un recente passato di maggiori attenzioni da parte della politica provinciale per quel che riguarda la loro viabilità e i loro collegamenti con i centri; non è quindi nè giusto e nè civicamente corretto che solo la nostra zona rimanga marginale.Visto che ol progetto Metroland, pensato a servire più zone del Trentino tra cui l'area di Tione,non è andatp in porto,sarebbe doveroso orientare almeno in parte di quei finanziamenti per sviluppare i collegamenti della val del Chiese.
Sarebbe importante a mio parere che chi ritiene rappresentare la nostra realtà, sia come amministratore locale che come futuro rappresentante provinciale, avesse una visione più complessiva e lungimirante della nostra zona, sostenesse con più convinzione le nostre ragioni peraltro facilmente condivisibili da chiunque, a diverso titolo, abiti in Val del Chiese .
Anche noi, come Trentini, ci aspettiamo dalla politica maggiore attenzione per le nostre più che legittime esigenze.
Claudio Luchini