A Roncone con la Schutzenkompanie si ricordano tutti i caduti... An der front, saranno posate contemporaneamente 70 croci lungo tutta la linea del Fronte dell'Adamello
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- Categoria: Valle del Chiese
- Pubblicato Venerdì, 07 Agosto 2015 22:21
- Scritto da Ettore Zini
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Quando il 23 maggio 1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria, a Roncone gli Standschutzen erano 326. L'8 agosto al forte di Lardaro, saranno in 42 - con le loro divise adornate di piume di gallo cedrone e i fucili caricati a salve – a onorare il sacrificio dei loro avi che durante i primi mesi di guerra furono i primissimi a difendere i confini della patria. Erano o giovanissimi, dai 16 ai 21 anni, o anziani dai 43 fino ai 70. Gli uomini in età di leva erano tutti stati spediti in Galizia, sul Fronte Orientale. E, allo scoppio del 1° Conflitto mondiale, in attesa dei rinforzi, a presidiare le linee nemiche furono mandati ragazzini e vecchi, inesperti di armi e combattimenti. "Vi terremo in seconda linea, al riparo, dietro muri di cemento armato". Gli avevano detto. Non fu così'. Si fecero comunque onore, rispondendo per primi al fuoco nemico, e scavando trincee per arginare l'avanzata italiana. E' rispolverando questo capitolo poco conosciuto della Grande Guerra in val del Chiese che, quattro anni or sono, è stata rifondata la Schutzenkompanie di Roncone: un gruppo di bersaglieri volontari tirolesi che, fino all'annessione del Trentino all'Italia, costituivano la milizia volontaria asburgica adibita alla difesa del territorio. Dal 23 giugno 1511 (il Landlibell, primo ordinamento con cui, a seconda della gravità del pericolo, ogni Circoscrizione doveva fornire un certo numero di uomini a difesa del Tirolo) contadini, falegnami, boscaioli o persone che esercitavano i mestieri più umili, dovevano imbracciare il fucile per proteggere il proprio territorio. Gente pacifica. Che di tanto in tanto, però, doveva allenarsi nei famosi "bersagli", fatti per imparare a tenere un'arma in mano. Roncone, allora territorio dell'impero austro-ungarico, non faceva eccezione su altri paesi. Con Lardaro, Bondo e Breguzzo disponeva di una compagnia, pronta a ogni evenienza. Nel 2011 un gruppo di persone, tra cui l'attuale vice comandante Mattia Bonapace, l'oberjager Stefano Facchini e lo schutzen Alessandro Bazzoli, hanno rifondato l'antica compagnia che abbraccia i comuni dell'Alta valle del Chiese, con le sorelle "Judicarien Tre Pief" e "Val Rendena", uno dei tre gruppi di schutzen presenti in Giudicarie, oggi con eri compiti di folclore e rappresentanza. "Alla base della ricostituzione del nostro gruppo, non c'è nostalgia d'altri tempi – precisa Mattia Bonapace – ma la semplice volontà di ricordare il sacrificio e lo spirito di servizio dei nostri avi, già citati in documenti del 1700 per essere accorsi a difendere le proprie terre dall'esercito francese". "Il 9 luglio 2011, dopo una minuziosa ricerca storica, abbiamo ricostituito la compagnia. Oggi, in occasione di "An der front" - quando saranno posate contemporaneamente le 70 croci lungo tutta la linea del Fronte dell'Adamello - a ricordo di tutti i caduti, renderemo omaggio alla loro storia e al loro amor di patria". Consultando gli archivi di Innsbruck e quelli locali, siamo risaliti ai nomi e agli scotum degli "ultimi" standschutzen della zona, spiegano gli eredi di quella tradizione. Ai loro parenti, abbiamo inviato delle lettere di invito perché presenzino alla cerimonia che, sabato alle 11, precederà la posa della croce di ferro a Forte Larino". "Sarà un momento emozionante – dicono i novelli bersaglieri volontari di Roncone – per rivangare la storia, di cui s'è persa memoria". Tra gli scotum trovati: i ziza, i grigoi, i manacia, i zocol, i bazec, i gonelle, i segot, i fasoi. Sono i soprannomi dei primi aderenti della "milizia contadina" dell'impero di Franz Josef. Che, dal 1879 – anno di costituzione degli standschutzen di Roncone - in caso di necessità, come Cincinnato, erano pronti ad abbandonare la zappa e il rastrello, per difendere casa, stalla e famiglia.
An der front 1915-2015: il programma. Ore 10: ritrovo delle schutzenkompanien, in arrivo da Austria e sud Tirolo. Ore 11: Santa Messa e benedizione delle croci. Ore 13,30: partenza per il Doss dei morti e per il cimitero monumentale di Bondo per il deposito delle corone. Ore 17: cena tipica tirolese con la Bohemische Judicarien ei Verspielten al lago di Roncone.