Stefania Belmondo in valle del Chiese per gli incontri d'arte. Parlerà su agonismo e furore, lo sport esorcismo di guerra
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- Categoria: Valle del Chiese
- Pubblicato Venerdì, 08 Settembre 2017 08:32
- Scritto da Giudicarie.com
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BONDO – Sarà la Campionessa azzurra di sci nordico Stefania Belmondo la protagonista della chiacchierata in programma questa sera (ore 21.00) a Bondo nel comune di Sella Giudicarie, nell'ambito della decima edizione degli Incontri di Arte nell'Antica Chiesetta di San Barnaba in Bondo sul tema "Agonismo e furore. Lo sport esorcismo della guerra".
L'appuntamento è incentrato sino al 17 settembre su una mostra d'arte, nel caso specifico una collettiva con le opere di sette artisti di caratura nazionale e internazionale e contestualmente su di una serie di serate con personaggi di spicco: dai campioni dello sport (Giuseppe Abbagnale, Stefania Belmondo, Jury Chechi, Maurizio Damilano e Klaus Dibiasi) ai giornalisti (Marco Tarquinio e Alessandro Zaccuri, rispettivamente direttore e inviato del quotidiano Avvenire) a esponenti del mondo culturale e musicale.
Nell'Antica Chiesetta di San Barnaba a Bondo sarà Roberto Mussapi a conversare con la fondista piemontese il cui palmares agonistico propone due titoli Olimpici individuali (Albertville '92 e Salt Lake City 2002) affiancati da altre otto medaglie, 4 ori Mondiali assoluti per un totale di 13 presenze sul podio e due titolo Mondiali Jr. con altre due medaglie. E' stata la prima fondista azzurra a salire sul podio iridato grazie al bronzo conquistato ai Mondiali Val di Fiemme '91. Grande protagonista dello sci nordico italiano degli anni '90 e di inizio Duemila, Stefania Belmondo ha vestito i colori del Corpo Forestale dello Stato con Manuela di Centa, la sua grande rivale in pista esattamente come lo furono Coppi e Bartali o Moser e Saronni nel ciclismo.
La presenza in valle del Chiese di Stefania Belmondo e di altri grandi Campioni è legata ai temi delle opere in mostra, che parallelamente allo sport segnano lo sguardo con squarci sulla guerra e sulle drammatiche condizioni di vita cui sono sottoposti civili e militari. Due aspetti ben presenti in un territorio che ancora riporta le lacerazioni della grande guerra ma in questi anni divenuto una sorta di paradiso della pratica sportiva nella sue innumerevoli declinazioni outdoor, agonistiche e finalizzate semplicemente alla ricerca del benessere fisico: mtb, bike, trekking, boulder, kitesurf, parapendio, canyoning e il calcio di alto livello (con ritiri estivi di Milan, Napoli, Hellas, Pisa, Palermo...) qui sono di casa
La rassegna Agonismo e furore. Lo sport esorcismo della guerra è curata da Roberto Mussapi, con il coordinamento di Mario e Marco Zanetti (dell'omonimo studio d'arte) , e propone lavori di Attilio Forgioli, Pierre Albert Leroux, Giuseppe Rivadossi, Aligi Sassu, Antonio Stagnoli, Giovanni Testori e del fiemmese Marco Nones.