Dopo un inseguimento arrestati due albanesi a Bagolino sospettati degli ultimi raid avvenuti tra Roncone e Ponte Caffaro
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- Categoria: Valle del Chiese
- Pubblicato Domenica, 28 Gennaio 2018 08:15
- Scritto da Aldo Pasquazzo
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Da Roncone a Ponte Caffaro in meno di un mese di furti e tentativi ne avevano messi a segno e progettati più di una decina se non ancor di più. L'altra sera però (venerdi) i carabinieri di stanza a Pieve di Bono due albanesi pluripregiudicati rispettivamente di 29 e 25 anni, vengono intercettati a Roncone mentre in maniera defilata camminavano lungo la strada. Ai militari i due (erano quasi le 22 ) hanno da subito destato sospetti cosicché hanno invertito la loro corsa per un rapido controllo. Nemmeno il tempo di raggiungerli che salgono su una Smart la cui vettura scende a velocità piuttosto sostenuta alla volta del fondovalle.
L'auto dei fuggitivi nel tentativo di far perdere le tracce, sgomma verso la Lombardia tant'è che giunta alla rotatoria di Sant' Antonio l'utilitaria
sceglie di lasciare la statale 237 del Caffaro per dirigersi, Via Monte Suello, verso Bagolino dove nel contempo confluiscono anche altri colleghi in precedenza allertati via radio dal polo operativo di Riva del Garda.
I due, tallonati a breve distanza, si sono dovuti arrendere quando all'imbocco di Bagolino si erano vista circoscritta ogni via di fuga. Al termine della perquisizione personale e veicolare, avendo trovato un portafogli ed altri oggetti preziosi, i carabinieri sono riusciti a ricostruire i fatti accaduti prima del controllo, accertando che i due si erano intrufolati in un'abitazione di Roncone asportando, oltre a quanto ritrovato, alcuni piccoli elettrodomestici, che i due poi avevano gettato lungo la strada, non ritenendoli di interesse. Dopo le formalità di rito e gli avvisi al PM di turno della Procura di Brescia, gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Canton Mombello a disposizione del PM e del GIP, avendo numerosi precedenti specifici e dovendo rispondere di furto aggravato in concorso.
Le scorribande finora verificate hanno quasi sempre rispettato il medesimo copione : modalità e procedure molto simili per non dire perfette
. Qualche variazione d'orario ma sempre in prossimità di cena e primi Tg. Il sospetto che in loco avessero riferimenti sembra al momento destinato a decadere. Quasi mai scale o ascensori ma preferivano grondaie e soppalchi abbordabili. In caso la presenza di cani preferivano sgommare.
" Dobbiamo dare atto e ringraziare le forze dell'ordine per come hanno agito con professionalità, tempestività e coraggio " avvertiva ieri mattina il sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli nella cui giurisdizione gli albanesi rischiavano ultimamente di diventare di casa.