Qualità dell'aria a Storo. Una serata di informazione sulla campagna di monitoraggio in corso. Molti i dubbi sollevati sulla bontà dell'aria nel maggiore centro della Valle del Chiese. Ora si aspettano i valori delle rilevazioni
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- Categoria: Storo
- Pubblicato Martedì, 17 Dicembre 2013 09:33
- Scritto da La redazione
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«L'Amministrazione comunale di Storo in collaborazione con l'Agenzia Provinciale Protezione Ambiente organizza una serata di informazione sulla Campagna di Monitoraggio della qualità dell'aria a Storo mercoledì 18 dicembre 2013 alle ore 20.30 presso la sala riunioni a piano terra del municipio di Storo». Recita così l'avviso a firma dell'assessore all'ambiente del Comune di Storo Laura Danieli che prospetta una serata molto partecipata su un tema che sta a cuore a tutta la popolazione. Un argomento, quello della qualità dell'aria, riportato alla luce dal Comitato Bene Comune di Storo che è riuscito a "denunciare" uno stato delle cose piuttosto anomalo che va avanti da parecchio tempo.
Il 7 Dicembre 2005, il gruppo consiliare Noi siamo Voi di cui facevano parte Fausto Fiorile, Donato Donati, Salvatore Moneghini, Giordano Zanetti, Flavio Zanetti, Umberto Armanini e Caterina Mezzi, invia una lettera indirizzata all'allora sindaco in carica Settimo Scaglia e all'assessore all'Ambiente Vigilio Giovanelli, dove si chiede il perché non si è fatto nulla in merito ad un'interrogazione avanzata a febbraio, dal consigliere Donati, nella quale si sottolineava la necessità di provvedere ad un'azione di monitoraggio, per la presenza di sostanze inquinanti nell'aria vista «la pessima qualità dell'aria che in alcune ore del giorno si può rilevare sia olfattivamente che visivamente».
A stretto giro la risposta del Sindaco Scaglia che prima fa un elenco delle cose fatte dall'amministrazione per abbassare l'inquinamento dell'aria a Storo a pertire dalla metanizzazione e alla sostituzione di impianti con tecnologie vecchie con altri di nuova generazione e poi taglia corto sul problema inquinamento dell'aria a Storo: «Sinceramente non ho avuto modo di incontrare censiti che hanno sollevato il problema della nube sopra l'abitato, e quindi ritengo che quanto scritto da voi e dal consigliere Provinciale Bombarda sia un tantino esagerato, rispetto alla situazione reale...». Ma il sindaco non si ferma qui e dice alle persone preoccupate «che si possono tranquillizzare per il fatto che la nostra zona non è inserita tra quelle inquinate. Questo può certo far dormire sonni tranquilli, ma non mi accontenta, sono sempre interessato a conoscere i dati e sarò felice quando verranno resi noti e pubblici».
Ma perchè allora quando l'Appa nel 2006, dopo aver effettuato tra il 2 marzo e il 25 aprile una campagna di controllo della qualità dell'aria, su spinta dell'interrogazione di Bombarda, aveva informato l'amministrazione di Storo che non tutti valori erano nella norma e aveva consegnato una relazione dettagliata che metteva in evidenza problematicità nessuno disse niente? La relazione dell'Appa non lasciava infatti spazio a dubbi. Nella sintesi finale si legge: «In conclusione, l'abitato di Storo presenta dei valori di concentrazione per gli inquinanti PM10 e NO2 tali da evidenziare il superamento, o quantomeno il rischio concreto di superamento, dei limiti posti a tutela della salute della popolazione. In conseguenza di tale valutazione, è necessario pianificare ulteriori cicli d'analisi in periodi dell'anno diversi da quello oggetto di questa campagna ed in particolare in estate ed in un secondo periodo pienamente invernale (novembre – febbraio). L'eventuale conferma dei risultati renderà necessario inserire l'abitato di Storo nell'elenco dei comuni all'interno dei quali intraprendere delle azioni di risanamento volte a far rientrare, nel minor tempo possibile, le concentrazioni di questi inquinanti al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa».
Questa la relazione in possesso delle varie amministrazioni che si sono succedute tra il 2006 e il 2013 a Storo e che non solo avrebbero sottaciuto alla popolazione lo stato delle cose, ma che non avrebbero nemmeno preso dei provvedimenti per monitorare e per migliorare la qualità dell'aria. Questa l'accusa mossa dal Comitato bene Comune che fa presente di essersi imbattuto in quelle carte e di aver scoperto la relazione casualmente mentre faceva ricerche sul biodigestore. Un ritrovamento casuale dunque che se non fosse avvenuto la situazione sarebbe rimasta nascosta come la polvere sotto il tappeto...
Ma questa è acqua passata, ora i controlli e i monitoraggi sono iniziati ma non sono ancora fugati dubbi e preoccupazioni. Ad alimentarli è ancora lo stesso comitato Bene comune che ha osservato come le rilevazioni sulla qualità dell'aria relative alle polveri sottili sull'abitato, tutto ad un tratto, non riportano più dei valori numerici ma delle sigle: prima è comparsa la sigla N.D. (Non dato? Non determinato? Non disponibile?), poi sostituita dalla sigla A.V.G. accompagnata dalla spiegazione "dato PM10 disponibile ma in attesa di verifica gravimetrica". E tale anomalia avviene proprio in coincidenza con un periodo in cui i valori degli inquinanti viste le particolari condizioni climatiche potrebbero subire notevole aumento.
Ora una prima mossa dell'amministrazione comunale, che invita tutta la popolazione all'incontro per fare chiarezza su una problematica tanto importante quanto dimenticata e rimasta ai margini dell'attenzione per troppo tempo.