A Preore il primo sentiero ArtPinistico. Fra le rocce del Croz delle Niere la ferrata artistica
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- Categoria: Preore
- Pubblicato Sabato, 28 Febbraio 2015 11:43
- Scritto da Fabio Simoni
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PREORE. Vi sono vari modi di affrontare la montagna: attraverso i sentieri più o meno impegnativi, attraverso i percorsi alpinistici o i sentieri attrezzati, o ancora inerpicandosi sulle ferrate. A Preore, prima come sentiero d'arte e successivamente come percorso attrezzato, realizzato fra le rocce del "Croz delle Niere" (secondo la toponomastica, cono di deiezione con rocce calcaree a strapiombo - Paolo Scalfi in Preore in Giudicarie) e la vegetazione circostante, è nato il sentiero "ArtPinistico". Un sentiero, unico ed originale, forse il solo in Trentino, che coniuga la bellezza delle sculture in legno con la tecnica della escursione alpinistica.
Recentemente è stato celebrato anche dalla pubblicazione "Ferrate dell'Alto Garda" curato dal padovano Fabio della Casa, per i tipi della casa editrice "Idea Montagna". Il testo, scritto in italiano, tedesco e inglese, presenta 24 vie di ascesa artificiale, fra le quali anche il sentiero ArtPinistico Croz delle Niere.
Il sentiero si trova dopo l'abitato di Preore, percorrendo la strada provinciale per Montagne, pochi metri dopo il primo tornante, a sinistra, dove, in prossimità della palestra di roccia, vi è un'area attrezzata di sosta.
Le sculture lignee (oltre una ventina) sono state create, nel tempo, dagli artisti locali Ginaluigi, Giovanni e Romedio Leonradi, e da altri artisti giudicariesi e non, come Nicola Cozzio, Marco Visconti, Abele Flocchini, Angelo Armani, Antonella Grazzi, Egidio Petri e Mario Brugnoni. Anche l'attrezzamento del sentiero è stato realizzato da alpinisti locali, appassionato di montagna ma anche di arte.
La via, pur se ottimamente attrezzata, senza punti critici non assicurati, richiede una certa abilità nell'arrampicata, e naturalmente l'utilizzo dell'imbracatura, del casco e dei moschettoni. Ha un dislivello in salita di 220 metri ed è dotata di una via di fuga in caso di necessità o maltempo. Consentendo un'ampia e spettacolare vista sulla "Busa", il percorso artpinistico, rappresenta il valore aggiunto della palestra di roccia naturale "Croz delle Niere". La palestra, frequentata fino dagli cinquanta dagli alpinisti campigliani e della zona, rivisitata e ampliata negli anni '80/'90, dagli appassionati del luogo (free-climbing allora, oggi validi alpinisti) conta un centinaio di vie di diverse difficoltà (dal grado 4 all'8+). Entrata ormai nel circuito delle falesie del Basso Sarca e delle Giudicarie, è descritta in numerose pubblicazioni (fra le quali "Arrampicare dal lago di Garda al Brenta, scritto da Michael Meisl e Martin Lochner, tradotto da Luisa Jovine), frequentata da appassionati giudicariesi ma anche da molti alpinisti provenienti dalla Provincia e da molti stranieri, dai tedeschi in particolare. (f.s.)