"Quali opportunità per Montagne?" Un ciclo di incontri di informazione e di partecipazione per riflettere sul futuro del paese e della sua comunità
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- Categoria: Montagne
- Pubblicato Martedì, 11 Febbraio 2014 14:54
- Scritto da Fabio Simoni
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MONTAGNE. Si è svolto il primo di tre incontri di informazione e di partecipazione, per riflettere sul futuro del paese e della sua comunità. "Quali opportunità per Montagne"? era il titolo del percorso formativo proposto dal sindaco Michela Simoni, condiviso dall'amministrazione e supportato da Elena Ianni, collaboratrice per l'organizzazione e il coordinamento del progetto. Ospite per l'occasione, Giacomo Lombardi, sindaco di Ostana (CN), piccolo paese di montagna ai piedi del Monviso. Tema specifico dell'incontro pomeridiano, "Un progetto comune per il futuro di Montagne. Quale direzione intraprendere per costruire una comunità viva con opportunità di lavoro?"
Alla presenza di una trentina di persone, di pochi giovani purtroppo, è toccato al sindaco di Montagne, Michela Simoni, fare gli onori di casa e dare inizio alla conversazione. Con tre parole ha sintetizzato il cammino intrapreso: "consapevolezza, passione, attaccamento", a riassumere un progetto che vorrebbe vedere Montagne, vivere e crescere.
Montagne. 1000 metri di altitudine; Comune composto da tre frazioni, Cort, Larzana (sede municipale e dei principali servizi) e Binio; 737 abitanti nel 1921m 246 nel 2012.
Ostana: paese occitano del cuneese, posto a 1600 metri di altitudine; composto da numerose piccole frazioni sparse tutt'attorno al nucleo centrale del Comune; con 1187 abitanti nel 1921, ridottesi ad alcune unità negli anni Ottanta, ora abitato da una quarantina di persone. Particolarmente in estate, ma anche quando è baciato dal sole invernale, Ostana è un fervore di iniziative comunitarie: feste campestri, balli e canti corali, raduni di alpini, cottura del pane, visite al museo etnografico, cura collettiva dell'ambiente, eventi culturali. Ai residenti si aggiungono volentieri gli emigrati, i turisti, i curiosi.
Ecco allora il connubio Montagne-Ostana, realtà lontane ma non completamente diverse, anzi complementari. E il sindaco Giacomo Lombardi appositamente invitato a portare la sua esperienza. "Negli anni Ottanta, racconta Lombardi, Ostana stava letteralmente morendo. Allora ci siamo chiesti: cosa facciamo? E siamo partiti con piccole ma significative cose. Prima di tutto il recupero edilizio esistente. Si trattava di imparare di nuovo a lavorare la pietra e il legno.
Ci siamo riusciti e abbiamo sistemato gli edifici abitati ormai ridotti male. In quindici anni il paese è rinato. Agli edifici ristrutturati se ne sono aggiunti altri nuovi. Siamo entrati nella cerchia dei "Borghi più belli d'Italia". Accanto agli edifici civili, per iniziativa privata e con l'aiuto dell'amministrazione sono nati alcuni edifici pubblici: un albergo, un rifugio-albergo, un centro culturale ed il museo etnografico. Poi, è sempre il sindaco Lombardi che racconta, le persone sono tornate a falciare l'erba e coltivare le patate. Oggi possiamo contare su 8.000 metri quadrati coltivabili. Ma non abbiamo dimenticato la cultura, la partecipazione e il coinvolgimento". (f.s.)