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Orti comunitari, stipulata tra la Giunta comunale e il Tavolo della Solidarietà una convenzione pluriennale. Il ritorno alla coltivazione della terra, non solo per far fronte alla crisi economica ma anche a quella sociale

orti comunitari a tione
«Si informa la popolazione che, presso l'ufficio protocollo del Comune di Tione, da domani martedì 25 febbraio è possibile ritirare il regolamento ed il modulo per la richiesta di un orto in località "Sesena" a Tione di Trento, nei pressi del centro sportivo...». Recita così il volantino realizzato dal Tavolo della Solidarietà che comprende l'associazioni Robin Hood, Auser, Caritas e Mosaico, per promuovere l'accordo trovato con il comune di Tione per dare la possibilità di avere un orto di 30 metri da coltivare e quindi avere la possibilità di seminare, veder crescere, raccogliere ed infine consumare i frutti del proprio lavoro.

«Si ritorna ad essi, - si legge nel documento che accompagna il regolamento- in tempi di crisi non solo economica ma anche sociale, alla creazione dei cosiddetti orti condivisi o comunitari, ovvero spazi comuni gestiti collettivamente da un gruppo di persone all'interno del territorio urbano. I vantaggi non sono solo organizzativi, ma anche sociali, perché questa attività mette in relazione saperi e persone tra loro. Si va quindi dalla coltivazione del suolo, alla necessità di creare relazioni di reciprocità con il territorio circostante.
Qualcuno, appellandosi al concetto di polifunzionalità proprio per sottolinearne il valore a favore della relazione e della qualità ambientale e paesaggistica, li ha definiti "luoghi ideali per intrecciare scambi con la natura, l'ambiente e la comunità"; qualcun altro, invece, parlando di agricoltura urbana e di agricivismo (la campagna dentro la città) ne ha evidenziato l'importanza per sensibilizzare i "cittadini" sulle questioni collegate alla sostenibilità alimentare e ambientale; qualcun altro ancora ha messo in risalto la loro potenzialità terapeutica parlando di garden therapy e di occasione privilegiata per svolgere attività fisica. Altri, invece, hanno mostrato il ruolo fondamentale che possono assumere nella nostra non facile riconciliazione con il saper attendere e nel favorire, altresì, atteggiamenti di cura piuttosto che di sfruttamento nei confronti dell'ambiente naturale.
Il documento elaborato e diffuso dall' Office International du Coin de Terre e des Jardins Familiaux (Organizzazione europea no-profi t con sede a Lussemburgo che riunisce oltre 3 milioni di famiglie che si prendono cura di un orto urbano o un giardino familiare) sollecita l'inserimento di questi orti e giardini "particolari" nei Piani Urbanistici Comunali.
In questo atto si afferma infatti che "...i giardini familiari sono un elemento essenziale per la salute fisica e psichica degli uomini e migliorano la qualità della vita di tutti i cittadini.
Frutta e ortaggi sani coltivati nel proprio giardino, permettono una dieta variata, il contatto con il ciclo di crescita naturale e la creatività del giardinaggio stimolano i sensi.
I rapporti personali e la convivialità all'interno del gruppo evitano l'isolamento."
Un orto può costituire un'alternativa su piccola scala alla grande agricoltura intensiva, basata su ritmi di coltivazione innaturali, sull'ampio utilizzo di pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti, strumenti atti a conseguire - secondo la logica capitalistica della "crescita a ogni costo" - il massimo rendimento per ettaro in termini di produzione, merce e quindi guadagno.
È quasi inutile dilungarsi a spiegare le conseguenze negative di queste pratiche:alterazione dei cicli naturali, inquinamento del suolo e dell'aria, annientamento della biodiversità, fino ad arrivare alla commercializzazione di prodotti di qualità scadente, spesso addirittura dannosi per la salute di chi li consuma.
Completamente diversa la sensibilità con cui il coltivatore dell'orto svolge il suo lavoro: anzitutto è del tutto assente la ricerca del profitto e dell'ottimizzazione della produzione, concetti inconciliabili con un approccio sincero ai cicli di produzione naturali. La cura dell'orto avviene attraverso metodi tradizionali, frutto dell'antica sapienza contadina, rispondenti a un'esigenza di semplice sostentamento e autoproduzione e permeati da un profondo amore e senso di gratitudine nei confronti della terra.
Sin qui abbiamo parlato del risvolto ambientale della faccenda, ma la realtà ortiva assume una grande importanza anche dal punto di vista sociale o, ancora meglio, comunitario.
In una società dei consumi, dove non si parla più di sapienza ma di know how - letteralmente "sapere come [fare qualcosa]" -, torna a farsi strada la coltivazione ortiva, che non utilizza il know how, quanto piuttosto la vecchia saggezza contadina dei nostri padri e dei nostri nonni, frutto di una vita vissuta a contatto, in simbiosi e in osmosi con la natura.
Un ulteriore valore degli orti urbani è quindi quello di costituire un punto di incontro per la comunità, un impegno fruttuoso per qualsiasi membro di essa che esce nei giardini e nei cortili, parla con altri, si confronta sui prodotti che coltiva, regala al vicino il pomodoro più succoso del proprio orto, mette i prodotti a disposizione dei ragazzi per educarli a preferire prodotti naturali alle merendine confezionate piene di conservanti e coloranti...
La comunità che coltiva gli orti costituisce quasi un rallentatore, un tentativo di riequilibrare i ritmi frenetici imposti dalla società moderna, che - come Tonnies ci insegna - sostituisce le relazioni meccanicistiche ed estemporanee ai legami sinceri, duraturi e naturali che animano invece la collettività.
Nell'esperienza della coltivazione di un orto comunitario è possibile, allora, trovare risposta all'esigenza di "fare comunità" e tessere relazioni in spazi alternativi alle domande della società contemporanea; in definitiva si piantano zucchine, ma si raccolgono rapporti e un nuovo modo di pensare il mondo».

Per informazioni potete contattare i seguenti numeri:

338 3745923 Silvio  
339  6971812 Laura 
331 5353160 Adriano

 

REGOLAMENTO ORTI COMUNITARI

TIONE DI TRENTO

 

Articolo 1

Individuazione aree e numero appezzamenti

 

  1. L’Amministrazione comunale di Tione di Trento mette a disposizione dei cittadini una o più aree da destinare ad orti per uso familiare.

  2. Si intende per “orto” un appezzamento di terreno di proprietà comunale destinato alla produzione di ortaggi, piante aromatiche e/o fiori da utilizzare esclusivamente a livello familiare; è esclusa in ogni caso la vendita dei prodotti.

  3. Le aree da destinare per la coltivazione a orto vengono annualmente individuate dalla Giunta comunale con propria deliberazione. Verrà stipulata tra la Giunta comunale e il Tavolo della Solidarietà una convenzione pluriennale, da confermare annualmente, con possibilità di revoca. Qualora la revoca fosse motivata da necessità inderogabili, il Comune si impegna a concedere altri terreni. In tal caso gli assegnatari degli orti non potranno opporsi o vantare titoli, compensi o risarcimento di danni.

  4. Agli assegnatari degli orti viene consegnata una “lettera di assegnazione” nella quale è riportato il numero dell’orto e l’individuazione planimetrica. Gli appezzamenti disponibili saranno assegnati a titolo di comodato gratuito, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 6 (con le modalità indicate nei successivi articoli 3, 4 e 5)

 

Articolo 2

Requisiti per l’assegnazione

 

1. Potranno beneficiare dell’assegnazione di tali appezzamenti:

a) i residenti nel Comune di Tione di Trento;

b) coloro che non siano proprietari, né abbiano in disponibilità a qualsiasi titolo, nel territorio Comunale di Tione di Trento, terreni utilizzabili come orto;

c) coloro che abbiano presentato specifica domanda entro i termini stabiliti dall’articolo 3.

2. Nel caso il numero di orti disponibili sia superiore alle domande presentate entro i termini di cui all’articolo 3, gli eventuali appezzamenti residui potranno essere assegnati anche a cittadini che non siano in possesso del requisito di cui alla lettera c) del comma 1 e successivamente alla lettera a) del comma 1 di questo medesimo articolo, limitatamente al tempo massimo di un anno solare, eventualmente rinnovabile in base alla disponibilità.

3. Le assegnazioni relative a domande presentate oltre il termine saranno effettuate in ordine progressivo, rispettando l’ordine di presentazione delle stesse, risultante dal protocollo comunale.

 

Articolo 3

Termini

 

1. Le domande di assegnazione e/o rinnovo dell’assegnazione dovranno pervenire presso l’Ufficio Protocollo del Comune – intestate al Tavolo della Solidarietà, P. zza Card. A. da Corneto 1 – 38079 Tione di Trento, entro il 31 gennaio di ogni anno.

2. Non saranno ammesse più di una domanda per nucleo familiare, anagraficamente registrato.

 

Articolo 4

Modalità e criteri per l’assegnazione

 

1. L’assegnazione degli appezzamenti disponibili seguirà la graduatoria stabilita in base all'ordine di arrivo delle domande.

 

Articolo 5

Cauzione

 

1. Gli assegnatari sono tenuti a versare al Tavolo della Solidarietà, a titolo di cauzione, un importo iniziale di € 25,00 (euro venticinque), rimborsabili al momento della rinuncia del terreno.

 

Articolo 6

Durata della concessione e revoca

 

1. L’assegnazione, salvo rinuncia o perdita dei requisiti previsti dal presente Regolamento, avviene di anno in anno.

2. Alla scadenza del periodo di assegnazione il titolare della stessa dovrà restituire i beni assegnati in perfetto stato di conservazione, senza diritto ad alcun indennizzo e/o compenso per eventuali migliorie apportate.

3. L’assegnazione degli orti potrà inoltre essere revocata senza che gli assegnatari possano vantare titoli o alcun compenso o risarcimento in caso sia accertata l’inosservanza degli obblighi e divieti previsti dal presente Regolamento.

 

Articolo 7

Modalità di coltivazione

 

1. Gli appezzamenti assegnati dovranno essere coltivati personalmente (o dai componenti del nucleo familiare) dall'assegnatario ed è fatto assoluto divieto all’assegnatario di sub – concedere a terzi il terreno assegnato.

2. Eventuali forme diverse di coltivazione dovranno essere immediatamente comunicate al Tavolo della Solidarietà e da questa preventivamente autorizzate.

3. La mancata coltivazione costituisce causa di revoca dell’assegnazione o motivo per la non rinnovabilità della stessa.

4. E' vietato l'utilizzo di prodotti fitosanitari e concimi chimici dannosi.

 

Articolo 8

Divieti

 

1. L’assegnatario si impegna a non eseguire sul terreno in oggetto qualsiasi genere di costruzione e di opera stabile, salvo quanto specificato al comma 3, pena la revoca immediata dell’assegnazione.

2. Il terreno concesso dovrà essere utilizzato esclusivamente quale orto ad uso e consumo strettamente familiare.

3. Negli appezzamenti assegnati è fatto divieto di:

  1. mettere a dimora piante arboree anche di basso fusto, arbusti fruttiferi o siepi di qualunque essenza;

  2. modificare le recinzioni agli appezzamenti assegnati;

  3. costruire serre o impianti non immediatamente amovibili. La collocazione di eventuali coperture deve essere temporanea e non deve comunque superare m 1,50 in altezza e m. 1,50 in larghezza e profondità. Le tipologie ed i materiali della copertura dovranno essere concordati con il Tavolo della Solidarietà;

  4. bruciare stoppie o residui di coltura, se non nei modi e modalità eventualmente autorizzati;

  5. utilizzare materiali di sostegno diversi dal legno, canne di bambù o plastica;

  6. introdurre qualsiasi animale compresi i cani al guinzaglio.

 

 

 

Articolo 9

Gestione dei rifiuti

 

1. L’assegnatario dell’orto non può depositare, scaricare o abbandonare in loco rifiuti, materiali inquinanti o altrimenti nocivi.

2. E’ vietato bruciare qualsiasi tipo di rifiuto.

3. Il conferimento dei rifiuti e dei residui organici è a carico dell’assegnatario, che dovrà fruire delle isole ecologiche o del CRM.

 

Articolo 10

Uso dell’acqua

 

1. L’uso dell’acqua è consentito solo per l’annaffiatura e sarà regolamentato attraverso l’utilizzo di temporizzatori e contatori. La manutenzione delle condotte irrigue principali è a carico del Comune di Tione di Trento, mentre le spese relative al consumo dell’acqua saranno a carico del Tavolo della Solidarietà.

 

Articolo 11

Controlli

 

1. Il Comune di Tione di Trento, in qualità di proprietario dei terreni, ha facoltà di procedere in qualsiasi momento, mediante propri incaricati, all’accertamento delle condizioni di:

- manutenzione dei beni concessi

- stato di coltivazione

- modalità di conduzione degli stessi.

 

2. Il Tavolo della Solidarietà si riserva la facoltà di procedere, in qualsiasi momento, alla verifica dei requisiti richiesti agli assegnatari dei terreni.