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A Tione la Coop rilancia e amplia i Supermercati Trentini. Un passo obbligato per stare su un mercato con competitori sempre più aggressivi

inaugurazione coop. Cooperativa Giudicarie


A Tione, nella guerra dello scaffale, la Coop risponde con un pezzo da novanta. Un anno e mezzo fa, era stata la Despar a mettere a segno un colpo da ko. Ieri, a stretto giro di posta, gli "ex" Supermercati Trentini hanno replicato con una struttura in grado di creare qualche grattacapo agli unici concorrenti rimasti sulla piazza. Nell'economia di mercato, in genere, sono i prezzi a dettare legge. Ma, anche i contenitori hanno la loro importanza. Così, in meno di sei mesi, la Coop ha portato a termine una ristrutturazione davvero importante. Un ampliamento del proprio punto vendita che darà sicuramente filo da torcere agli agguerriti competitori del gruppo tedesco. In men che non si dica, la locale Famiglia Cooperativa che - oltre al grande supermercato Coop di Via Fabio Filzi e l'Euro Spin in località Basso Arnò alla periferia est di Tione ha altri sette piccoli punti nella Busa - ha realizzato una modernissima struttura di vendita capace di reggere le bordate commerciali che le arrivano dalla Despar e dagli altri supermercati che, come funghi, stanno sorgendo nella zona. Fino a qualche anno or sono, in campo commerciale in Giudicarie c'era la calma piatta. La Cooperazione Trentina la faceva da padrone. Era, indiscutibilmente, la deus ex machina della situazione.

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E anche in val Rendena e nelle Giudicarie Esteriori poteva vivere sonni tranquilli: al limite della sonnolenza. A dare la sveglia, ma per poco, era arrivata la famiglia Poli di Trento, con l'acquisto di un'area importante in quel di Spiazzo Rendena, con la dichiarata intenzione di aprire a metà Rendena un proprio supermercato dell'alimentazione. A procrastinare di anni quel paventato pericolo, ci avevano pensato però gli avvocati della cooperazione, a suon di ricorsi e controricorsi. Oggi però in tutta la valle c'è un gran fermento. E, nella lotta ad accaparrarsi il maggior numero di spazi no food (il vero business è nell'alimentazione), anche la Coop deve preoccuparsi di fare cospicui investimenti. La "nuova"Coop di Tione ne è un chiaro esempio. Qui la direzione della Famiglia Cooperativa Giudicarie non ha dormito sugli allori. Ha risposto con tempestività e un notevole sforzo economico. Anche nelle Giudicarie Esteriori, a Comano Terme, lo scorso anno la Coop ha dimostrato di voler rimanere sul mercato aprendo un'altra struttura degna di nota. Anche lì la scelta era un passo obbligato. Prova ne è che dalla settimana scorsa il Poli ha inaugurato un punto vendita nuovo di zecca in pieno centro, mentre del mini-market Despar, prima affiliato a gestori esterni, se n'è fatta carico direttamente la struttura centrale. Nella corsa delle grandi strutture di vendita a occupare ogni centimetro quadrato disponibile, in val del Chiese i giochi ormai sono fatti con il concentramento di un Poli a Storo, in concorrenza alla con la locale Famiglia Cooperativa e al Dico. Mentre a Cimego, spadroneggia la Conad. Ancora molto incerta e piena di incognite, invece, la distribuzione in Val Rendena. Nella valle turisticamente più ricca, seppur guardato a vista dai mastini della Coop, è in arrivo un altro supermercato Poli (l'apertura è prevista per dicembre). Mentre, a livello politico, c'è ancora un gran fermento per i tentativi, nemmeno tanto velati, da parte della cooperazione di fermare sul nascere altre iniziative commerciali della concorrenza. In un mercato che - a detta dei vertici della coop - ha raggiunto il massimo dell'espansione. Lo conferma la molto discussa mozione presentata in Comunità di Valle dove si tenta di far passare il messaggio che altri supermercati potrebbero solo danneggiare un tessuto connettivo commerciale esistente. A sostegno di questa tesi che, ha il suo piede d'argilla nei firmatari della petizione (la Coop per anni ha avuto, di fatto, il monopolio del mercato), c'è anche uno studio commissionato dalla Comunità di Valle all'Università di Torino. Questa ricerca, dati alla mano, sostiene che per quanto attiene alle grandi superfici, il mercato in Giudicarie è saturo. Una piccola area potrebbe essere incuneata Condino. Ma, anche per quella dovrebbero essere fatti ulteriori approfondimenti.