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Tione, incertezza sulla nuova gestione del Bar autostazione. La cooperativa Cosmar, aggiudicataria dell'appalto, non ha ancora sottoscritto il contratto

tione bar autostazione 

Il Comune aveva indetto il bando di gara già in aprile, per garantire il passaggio di gestione in tutta tranquillità. A pochi giorni dall'avvio del nuovo contratto di affitto del bar Autostazione di Tione, però, l'arrivo di un nuovo affittuario è ancora in forse. La cooperativa Cosmar di Bolzano - aggiudicataria dell'appalto, con un rialzo di soli 8 euro al mese - non ha ancora sottoscritto il contratto con relativo versamento della cauzione di 50 mila euro contenuta nelle clausole compromissorie, più una polizza assicurativa con massimali di almeno 500.000 mila euro, per le responsabilità civile verso terzi. Dall'8 settembre scorso, negli uffici comunali, si attende che i vincitori dell'appalto vengano a formalizzare il contratto di gestione dell'esercizio pubblico annesso alla locale stazione delle corriere, per il quinquennio 2015-2019. Il Comune di Tione, proprietario dell'immobile e relative licenze, si era premurato per tempo di gestire in anticipo l'arrivo di un nuovo affittuario. Tant'è vero che la delibera di giunta per il nuovo appalto risale al 3 marzo di quest'anno. Allora le pretese annue erano di 60.000 euro, per i 150 metri del locale e l'annessa terrazza di 96 metri. Al primo tentativo l'asta era andata deserta. Ma, al secondo, con un prezzo ribassato del 25%, se l'era aggiudicata la bolzanina Cosmar: una società cooperativa con 250 soci-dipendenti, e appalti attivi al Mart di Rovereto e al Consorzio Zai-Quadrante Europa di Verona. Il prezzo convenuto era di 3.758 euro/mese (45.096 euro l'anno), con l'impegno di formalizzare in tempi brevi il contratto di affitto. "Non appena gli uffici comunali avranno verificato la sussistenza dei requisiti da parte dell'azienda" - aveva promesso il delegato della Coop Francesco Brando, che quale unica concorrente, non aveva fatto fatica ad aggiudicarsi la gestione del locale – "provvederemo alla stipula del contratto". Da allora, tra uffici comunali e l'altoatesina Cosmar, sono intercorsi solo contatti telefonici. Il signor Brando non lavora più per la coop. E i suoi responsabili, come conferma anche il segretario comunale Diego Viviani, si dicono ancora interessati alla gestione del bar. Ma, alle parole non stanno seguendo i fatti. "Li abbiamo sentiti anche ieri" – confermano dal comune. "E ci hanno garantito che si presenteranno al più presto per espletare tutte le formalità. Ma, finora non c'è ancora niente di concreto". Nei giorni scorsi, in proposito c'è anche stato un summit di giunta. Gli amministratori si dicono fiduciosi. Per qualcuno questo ritardo è inspiegabile. Anche perché il tempo stringe. E, in meno di venti giorni (il contratto dell'attuale gestore Carlo Antolini che con la sua C.G.A snc. ha gestito il locale dal 2008, scade il 31 dicembre), si dovrebbe gestire il cambio di consegne, tra vecchio e nuovo, per essere pronti alla nuova apertura il 1° gennaio 2015. Nel ventaglio delle preoccupazioni da parte dell'amministrazione comunale, c'è anche quella caparra di soli 1.000 euro, contenuta nel bando, a fronte di un contratto che per le casse del Comune vale quasi 50 mila euro l'anno. Tutti si augurano di no. Ma, se la Cosmar decidesse all'ultimo momento di dare forfait, se la caverebbe con una penale irrisoria. Che secondo legge, però, non farebbe una grinza.