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Tione, salta l'appalto del bar autostazione. Tutto da rifare per l'amministrazione comunale

bar autostazione 

Dovrà essere rifatto l'appalto del bar autostazione di Tione. La Cooperativa Cosmar di Bolzano ha rinunciato in extremis a sottoscrivere l'appalto. Ora il Comune è costretto a indire una nuova gara. E, probabilmente a prolungare per qualche mese il contratto di affitto al vecchio gestore, per evitare che l'autostazione delle corriere rimanga priva di un servizio. La notizia che la cooperativa bolzanina aveva dato forfait è arrivata proprio a cavallo tra il vecchio e l'anno nuovo. Fino all'ultimo l'amministrazione comunale ha sperato che i vincitori dell'appalto sottoscrivessero il contratto in tempo utile per avviare la nuova gestione con il 2015. Purtroppo qualcosa deve essersi inceppato se, proprio allo scadere dell'anno, dopo aver tergiversato per tre mesi su quei 50 mila euro di fideiussione previsti nel bando d'appalto, come condizione, sine qua non, che il contratto di affittanza andasse a buon fine, i rappresentanti della cooperativa sociale Cosmar hanno preferito rinunciare definitivamente a prendere in gestione il locale pubblico di proprietà comunale.

Per cui, fino al 31/12 l'amministrazione tionese, ha percepito un affitto mensile di 5.000 euro, sceso a 3.750 con l'ultima asta pubblica che in teoria - ma solo in teoria - aveva assegnato l'esercizio pubblico a dei nuovi affittuari. L'8 settembre scorso la ditta Cosmar era stata l'unica azienda a presentare un'offerta per l'aggiudicazione del bar di via Damiano Chiesa. Un locale pubblico, fino a ieri tra i più appetiti del paese. In quanto annesso ai locali della stazione, situato nei pressi di scuole, degli uffici postali, dotato di un'ampia terrazza e in posizione strategica rispetto agli accessi viari della località. La cooperativa altoatesina era stata l'unica a presentarsi alla seconda gara di appalto, dopo che la prima, indetta ai primi di marzo, per avere ampi spazi di manovra in vista del cambio di gestione, era andata deserta. In busta, c'era un'offerta di 45.096 euro l'anno (solo 8 euro in più al mese, della base d'asta).

Quindicimila euro in meno delle richieste avanzate dall'amministrazione in prima istanza. All'apertura delle buste, il rappresentante dell'azienda Francesco Brando si era detto entusiasta dell'aggiudicazione, promettendo che quanto prima si sarebbe giunti alla formalizzazione del contratto. Soddisfazione era stata palesata anche dall'amministrazione, in quanto la ditta in questione che sarebbe subentrata alla C.G.A snc. di Carlo Antolini che ha in affido il locale dal 2006, aveva tutte le credenziali in regola (250 soci-dipendenti, più numerosi appalti con il pubblico) per subentrare con profitto nel quinquennio 2015-2019. Ora con la rinuncia della Cosmar, il comune si vede costretto a indire un nuovo bando. Oggi è prevista una riunione di giunta di urgenza per valutare il da farsi. Da parte dell'amministrazione tionese, c'è il massimo riserbo. In quanto, stando al capitolato di appalto, i rinunciatari se la caverebbero solo con una penale irrisoria di 2.000 euro. Il doppio, di quanto previsto nel bando, alla voce caparra. A fronte di un danno notevole per il comune. Che comunque dovrà procedere con un altro ribasso.