Tione, Itea chiede di tornare a gestire i propri condomini del Polin. Preoccupazione da parte dei condomini per un possibile aumento dei costi
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- Categoria: Tione di Trento
- Pubblicato Martedì, 01 Settembre 2015 22:09
- Scritto da Ettore Zini
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L'Itea vuole gestire nuovamente in proprio i propri condomini. Ventisette inquilini di Tione sono preoccupati per il possibile aumento dei costi di gestione, e chiedono di poter continuare ad amministrare autonomamente il proprio edificio. I condomini in questione sono alloggiati nell'edificio D di Polin: un casermone finito di costruire nel 1983 che a diversità degli altri tre realizzati negli anni antecedenti nella stessa zona, sono ancora tutti in affitto. Da vent'anni hanno affidato la gestione dei loro alloggi a un'azienda privata. E, grazie a un'oculata gestione, finora sono riusciti a ottenere sensibili risparmi nella gestione calore. In più, anche il servizio è sempre stato solerte e puntuale, risolvendo in poche ore qualsiasi situazione di disagio provocata da guasti o disservizi. Finora insomma per quelle 27 famiglie poter gestire in proprio i loro appartamenti era motivo, non solo di risparmio, ma anche garanzia di poter far fronte a qualsiasi emergenza in poco tempo, senza dover attendere i tempi biblici, a cui li aveva abituati per anni l'Istituto delle case popolari.
Un esempio per tutti – hanno scritto le famiglie alla sede Itea di via Guardini a Trento – l'ultimo intervento effettuato dall'Istituto in quanto a carico della proprietà avvenuto nel mese di giugno. In quell'occasione, un guasto alla produzione dell'acqua calda è stato risolto dopo tre mesi dalla segnalazione. Con ovvi disagi per tutto il caseggiato. Ora l'Itea vuole riappropriarsi della gestione del condominio. Lo fa in base alla legge 220/2012, con cui ha intimato agli abitanti della palazzina D, di annullare ogni contratto con possibili amministratori esterni e restituire la gestione degli appartamenti alla legittima proprietaria: vale a dire l'Itea.
Ne fa testo una lettera del presidente Salvatore Ghirardini che ha fissato il termine ultimo per la restituzione della gestione al 31 agosto. Per questo gli inquilini in questione, dopo aver esternato per lettera le loro perplessità al Servizio Patrimonio dell'Itea, si sono attivati per tentare far desistere l'Ente dagli "insani" propositi. "Un'ulteriore preoccupazione – dicono – ci viene dalla gestione del riscaldamento invernale". Già è un impianto obsoleto, spiegano, ed ancora a gasolio nonostante da tre anni poco distante arrivi il metano. Ma se non si ha una gestione attenta, come quella di chi ha amministrato gli impianti finora, i costi già onerosi sarebbero molto più alti. Tanto più – scrivono gli inquilini – che raffrontando i costi medi mensili di una gestione Itea con la propria, la differenza è di almeno il doppio. "123 euro mensili contro i 228 euro". Non bruscolini, di questi tempi. Per cui è ovvia l'apprensione di chi vede il ritorno alla vecchia gestione come un salto nel buio. Domani (giovedì 3 settembre) è previsto a Tione un incontro in materia tra il presidente dell'Itea Ghirardini e l'assessore all'edilizia abitativa della Comunità delle Giudicarie Roberto Failoni.
Quest'ultimo si è offerto di tentare una mediazione tra l'Istituto e i condomini che chiedono di poter rimanere in amministrazione separata. Sul tappeto ci sarà probabilmente anche l'annosa questione del metano. Tra i quesiti che da anni si pone il quartiere popolare di Polin, un agglomerato alla periferia sud di Tione che ospita non meno di 230 persone, c'è la non distribuzione del metano che arriva in tutte le case del capoluogo giudicariese, fuorchè a Polin: nelle abitazioni delle classi meno abbienti. Un argomento lasciato in sospeso dall'ex presidente Ruffini, su cui domani il nuovo presidente dell'Itea potrebbe finalmente dire una parola chiara.