Max Giusti a Tione. Appuntamento al teatro comunale dove l'attore porta in scena lo spettacolo Pezzi da Novanta
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- Categoria: Tione di Trento
- Pubblicato Giovedì, 30 Marzo 2017 15:18
- Scritto da Giudicarie.com
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Attore, presentatore, imitatore, comico, showman ma anche persona di un elevato livello culturale come si può evincere da sue varie performance, su tutte quella di qualche mese fa in piazza San Pietro al cospetto di Papa Francesco.
Racchiude in sè stesso tutte queste caratteristiche Massimiliano "Max" Giusti, di origini marchigiane, ma portacolori della moderna comicità romana, pur senza mai scendere nella volgarità che spesso attanaglia questo settore dello spettacolo ultimamente. Un professionista che affronta in chiave umoristica le problematiche del giorno d'oggi, pur con uno stile scevro da inutili battute di basso livello o parolacce. Da sempre in prima linea con iniziative benefiche di contrasto alla sclerosi laterale amiotrofica, il popolare volto tv è apprezzato da telespettatori di ogni età ed estrazione geografica o sociale, e riesce a ritagliarsi buoni ascolti in qualsiasi fascia oraria le sue trasmissioni vadano in onda.
Artista poliedrico che lavora dai primi anni Novanta in Rai (sia in radio che in televisione), Giusti farà tappa sabato sera, 1 aprile, a Tione, e siamo certi che non farà mancare la sua verve legata alla scherzosa giornata del primo aprile. Appuntamento al teatro comunale ad ore 21, dove porterà in scena lo spettacolo teatrale "Pezzi da Novanta" (20 euro l'ingresso intero, 18 il ridotto), che l'autore stesso definisce "il più comico è più irriverente che abbia mai scritto".
Per ironizzare sulla realtà che ci circonda, il comico ricorre ad alcune imitazioni nuove mescolate con altri suoi cavalli di battaglia (da Biagio Antonacci a Terence Hill, dal vigile romano a Ligabue, dal presidente della Lazio Calcio Lotito al Presidente della Repubblica Mattarella, sino a Malgioglio ed Al Bano, suoi veri marchi di fabbrica).
Ma la rappresentazione non interesserà solo personaggi famosi: faranno infatti capolino sul palco un egiziano con l'ortofrutta, un cinese «tuttoauneuro» e un prete africano di provincia, a rappresentare alcuni stranieri che si sono calati ed integrati nella realtà italiana. Risate garantite, dunque, all'interno di uno show che riuscirà comunque a porre negli avvenenti alcuni interrogativi sulla società del Belpaese.