"Insieme, una scuola per Cavezzo". Raccolti dal Comitato già 400 mila euro. Ne servono altrettanti per costruire la scuola media per il paese modenese colpito dal terremoto
- Dettagli
- Categoria: Giudicarie
- Pubblicato Martedì, 07 Agosto 2012 21:44
- Scritto da Giudicarie.com
- Visite: 6891
«Sono sindaco di un paese di 7300 anime che è stato travolto da un terremoto tanto devastante quanto subdolo» esordisce così il sindaco Stefano Draghetti alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa di solidarietà partita dalla Comunità delle Giudicarie per sostenere e finanziare il progetto di costruzione di un prefabbricato che permetterà a circa 250 giovani di frequentare regolarmente la scuola e che ha trovato l'adesione e l'appoggio dei Comuni delle Giudicarie, dei Bim del Sarca e del Chiese, della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, della Provincia autonoma di Trento e di altri soggetti pubblici e privati che hanno stanziato le prime risorse.
«Dopo la prima scossa del 20 maggio che aveva lesionato alcune case e anche le scuole – ha continuato il primo cittadino del centro modenese- alcuni genitori mi hanno chiesto una riunione perché non si sentivano tranquilli a mandare i bambini a scuola. Ci siamo incontrati e abbiamo deciso di costruire una tensostruttura provvisoria dove tenere le lezioni; alcuni giorni dopo mentre eravamo intenti a capire quali interventi fossero necessari per rendere agibile le scuole, la grande scossa del 29 maggio, ha ulteriormente danneggiato gli edifici scolastici rendendoli del tutto impraticabili. Ma ora non è più il tempo dei ricordi, dobbiamo ripartire: stiamo cercando di ridare un tetto ad un terzo della popolazione che è rimasta senza un'abitazione agibile, un lavoro ai moltissimi cittadini rimasti privi o impossibilitati a svolgere la propria professione e una scuola ai nostri giovani».
E mentre si apprende che alcune scuole andranno demolite, e che l'amministrazione di Cavezzo ha pertanto individuato un'area dove concentrare un polo scolastico, rimane la priorità di trovare una sistemazione dignitosa per permettere il regolare svolgimento delle lezioni anche nel periodo necessario alla realizzazione del nuovo centro scolastico. Di qui la decisione di costituire il Comitato "Insieme, una scuola per Cavezzo" che ha l'ambizioso e impellente compito di trovare le risorse per sostenere la costruzione della scuola media.
«L'obbiettivo che ci siamo posti è quello di consegnare la scuola entro il 20 settembre ai ragazzi di Cavezzo, - sottolinea la Presidente del Comitato Patrizia Ballardini- un obbiettivo ambizioso che richiede la partecipazione e la collaborazione di tutti. Abbiamo già raccolto circa 400 mila euro grazie ai comuni delle Giudicarie che anche in una situazione di finanza pubblica non particolarmente favorevole sono riusciti a trovare delle risorse per chi in questo momento è meno fortunato di noi, e a tutti i soggetti pubblici e privati che stanno sostenendo il progetto... ma ne servono 800 mila. Siamo a metà del guado e non possiamo certo fermarci ora. Serve un'ulteriore spinta che getti le basi per questo ponte tra il Trentino e Cavezzo. Abbiamo per questo rivolto e allargato l'invito a partecipare a tutti con la speranza di reperire nel minor tempo possibile quanto necessario per mantenere la nostra promessa di solidarietà».
Una solidarietà che è «insita nel concetto stesso di autonomia» ha precisato il Presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti che ha aggiunto: «Iniziative come queste dimostrano che la nostra Autonomia non è un'Autonomia chiusa, ma che trova nella solidarietà una delle sue ragioni più profonde. Stiamo mettendo a disposizione tutte le risorse possibili, siamo sicuri che anche altri soggetti pubblici e privati faranno lo stesso e che l'iniziativa troverà consensi in tutto il Trentino».
Verso questo allargamento dell'iniziativa a tutti i trentini ha espresso il proprio consenso anche Mauro Dallapiccola Presidente della Comunità Alta Valsugana e Bersntol: «Era da tempo che ci chiedevamo come poter aiutare queste popolazioni colpite dal terremoto, ma non volevamo che il nostro contributo fosse solo una dimostrazione di partecipazione. Abbiamo trovato in questo importante progetto una possibilità concreta di canalizzare al meglio le nostre donazioni».
Sulla stessa linea Giuseppe Bonenti, presidente della conferenza dei sindaci delle Giudicarie che ha manifestato con orgoglio il non facile risultato di un'adesione quasi totale dei primi cittadini giudicariesi: «Anche questa volta, seppur con qualche incertezza iniziale data da problemi di bilancio, le amministrazioni che rappresento hanno dimostrato di esserci sempre nei momenti del bisogno, e di non tirarsi mai indietro anche se ciò comporta dei sacrifici». E' intervenuta in rappresentanza delle ACLI Trentine, Luisa Masera che ha espresso l'interesse delle ACLI per l'iniziativa, individuando nell'intervento una caratteristica tipicamente trentina della concretezza che sarà valutata e troverà un sicuro sostegno dalla sua Associazione.
A concludere una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di rappresentanti di molte realtà economiche e sociali trentine, dal mondo della cooperazione a quello delle Acli, Luigi Olivieri, Vicepresidente del Comitato che ha rivolto l'invito a tutti i trentini di sostenere anche economicamente l'iniziativa facendo una donazione sul conto corrente dedicato (IBAN IT 6700802435660000004102760): «I Trentini hanno la solidarietà nel loro Dna. Questa iniziativa merita tutto il vostro sostegno perché permette ad una comunità, quella di Cavezzo, di far studiare i propri ragazzi; permette cioè ad un paese di cercare di ripartire, di poter gettare le basi per guardare con più serenità al proprio futuro».