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A Cavezzo si illuminano gli alberi delle Giudicarie. Donati insieme a calendari e quaderni dal Parco naturale Adamello Brenta allieteranno il Natale del centro modenese

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Non è un mistero che le Giudicarie siano state vicine alla comunità di Cavezzo per condividere le preoccupazioni di un paese devastato dal terremoto e per aiutare la gente del centro modenese a ritrovare una "normalità", condizione necessaria per poter provare a ripartire, a pensare ad un futuro, a dare prospettive alle nuove generazioni.
E lo hanno fatto impegnandosi con determinazione ed energia per dare ai ragazzi delle scuole medie, in tempi rapidissimi e certi, una struttura scolastica adatta a poter garantire l'apprendimento e a poter ospitare temporaneamente le lezioni in aule nuove e sicure, che potessero sostituire quelle distrutte dal terremoto.
Ma non solo. Quello che poteva essere un intervento isolato di solidarietà verso chi ha bisogno si è adornato di connotati diversi, di nuovi significati.
«Quella che è nata tra Cavezzo e le Giudicarie -ha precisato la presidente del Comitato "Insieme, una scuola per Cavezzo" Patrizia Ballardini- é un'esperienza che non si è esaurita il 25 novembre con la consegna della scuola ai ragazzi di Cavezzo. L'aver donato una struttura che racchiude le migliori tecniche di costruzione in legno e che garantisce i massimi standard di qualità sicuramente è stato un passo importante, necessario per rispondere nel migliore dei modi ad un'emergenza, ad un grido di aiuto che proveniva da una popolazione ferita. Ma la partecipazione, la generosità e l'entusiasmo della moltissima gente che ha partecipato a vario titolo a questa iniziativa hanno fatto nascere una "complicità" tra le Giudicarie e Cavezzo, che è andata ben aldilà di quello che poteva essere un singolo gesto. Ed ora stiamo valutando le modalità per essere a fianco dell'Emilia anche nei prossimi passi legati alla ricostruzione ed alla ripresa della vita».

Così grazie alla collaborazione del Parco Naturale Adamello Brenta, attivo anche nel Comitato "Insieme, una scuola per Cavezzo", le Giudicarie non sono volute mancare neppure in un momento di festa come quello del Natale, illuminando il centro modenese grazie ad alcuni alberi addobbati a festa. Così alcuni alberi intagliati nel legno e donati del Parco Naturale Adamello Brenta sono stati "accesi" ieri sul fare della sera davanti alla Scuola "Dante Alighieri". Un "Abbraccio di luce" che dalle Giudicarie si estende e si diffonde simbolicamente a tutta la comunità guidata dal sindaco Stefano Draghetti. Un abbraccio che segna una volta in più il forte legame che si è creato tra il Trentino e la terra modenese, fatto di stima e di compartecipazione, nella reciproca voglia di superare le difficoltà e condividere nuovi traguardi. «L'abete oltre ad essere un segno della festa del Natale è anche una delle piante più diffuse nel nostro Parco» ha aggiunto il Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Antonio Caola. «Nel 2004 i comuni della Val Rendena ne avevamo donato uno a Papa Wojtyla per adornare piazza san Pietro proveniente dal territorio dell'Area Protetta e ora siamo contenti che questa tradizione continui nel segno della solidarietà qui a Cavezzo».
Nell'occasione è stato presentato anche il nuovo arredo in legno che il Parco Naturale Adamello Brenta ha predisposto per rendere più accoglienti le pertinenze della scuola ed in particolare gli spazi ricreativi esterni. Inoltre sono stati donati ai ragazzi delle scuole il calendario 2013, ispirato all'importante tema dell'acqua, e quaderni del Parco per augurare a tutti un Buon Natale e un 2013 di rinascita.