Approvati gli indirizzi per lo sviluppo sostenibile del settore turistico, agricolo e zootecnico delle Giudicarie. Alla Casa della Comunità il secondo incontro del Tavolo di confronto e consultazione
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- Categoria: Giudicarie
- Pubblicato Mercoledì, 13 Marzo 2013 22:56
- Scritto da m.c.
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Si è tenuto presso la Casa della Comunità delle Giudicarie il secondo incontro del Tavolo di Confronto e Consultazione che ha il compito di discutere la Bozza Preliminare del Piano Territoriale di Comunità. Al centro dell'attenzione la mobilità sostenibile, la vivibilità dei centri abitati, il recupero dei volumi già costruiti ma soprattutto il metodo e gli indirizzi di fondo volti a favorire la competitività del settore turistico e di quello agricolo e zootecnico. Dopo un intenso confronto al quale hanno partecipato rappresentanti di Italia Nostra, del Bim del Chiese, del Parco Naturale Adamello Brenta, dell'Associazione Albergatori, di Confindustria, dell'Associazione Artigiani, del Consorzio pro loco, nonché di alcuni sindaci giudicariesi, condivise le linee guida proposte dalla Giunta della Comunità per favorire lo sviluppo sostenibile delle Giudicarie.
Soddisfatto dell'approccio costruttivo anche il consigliere provinciale Roberto Bombarda che ha aperto i lavori presentando una relazione per suggerire al Tavolo di tenere in considerazione nel proprio lavoro di valutazione alcune tematiche sensibili: dall' Europa ai cambiamenti climatici, dalla biodiversità al sistema del credito, dalle collaborazioni tra imprese del territorio alla formazione, allo sport, sino alle aree termali ed agli ecomusei. Molteplici stimoli con l'auspicio che possano trovare approfondimenti adeguati anche esecutivi nell'ambito della bozza di Documento Preliminare.
Un intervento apprezzato dalla Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini che dopo aver ringraziato Bombarda per il prezioso contributo ha puntualizzato: «La Giunta della Comunità delle Giudicarie ha scelto e confermato l'orientamento di costruire un documento sintetico e pragmatico, focalizzato sulle aree nelle quali la Comunità può avere effettiva competenza e capacità di intervento attraverso lo strumento urbanistico». Per questo «vogliamo evitare di produrre un libro dei sogni, magari di grande visione, ma non traducibile in progetti mirati e gestibili o indirizzabili da parte della Comunità di Valle».
Così si apprende che la Giunta della Comunità ha scelto di dare più spazio nel Documento Preliminare alle aree sciabili rispetto alle aree termali «semplicemente perché la definizione dei perimetri delle aree sciabili è chiaramente identificata tra le competenze della Comunità di Valle, rispetto alla quale può prendere decisioni rilevanti, mentre per le aree termali non vi è una competenza diretta e decisiva». Per questo «nel Documento Preliminare la valorizzazione delle terme viene inserita senza declinare in azioni di marketing territoriale di competenza di altri soggetti territoriali, mentre ci si sofferma nei dettagli dei perimetri delle aree sciabili recuperando semplicemente quanto previsto dal Piano Urbanistico Provinciale che delegava i Piani Territoriali di Comunità gli ulteriori approfondimenti. Un approccio dunque pragmatico anche alla luce del percorso di ascolto del territorio e della analisi che hanno dimostrato come il motore economico delle Giudicarie sia stato e sia ancora oggi il turismo della neve».
Con questa premessa la Presidente Ballardini ha dato la piena disponibilità ad approfondire l'opportunità messa sul tavolo da Roberto Bombarda, di avviare il percorso per candidare le Giudicarie quale "Riserva della biosfera", così come a procedere nella costruzione di progetti qualificanti quali il Parco Fluviale della Sarca (ed in prospettiva del Chiese) e per la valorizzazione della Filiera del Legno, già trattati peraltro dal Documento preliminare.
Approvato il verbale della seduta precedente del Tavolo, si è quindi aperto il confronto sugli "indirizzi strategici" indicati nella bozza di Documento Preliminare. Ne è seguito un confronto intenso e costruttivo, con l'intervento di diversi membri del Tavolo - tra i quali i rappresentanti di Italia Nostra, del Bim del Chiese, del Parco Naturale Adamello Brenta, dell'Associazione Albergatori, di Confindustria, dell'Associazione Artigiani, del Consorzio pro loco, di alcuni sindaci giudicariesi - che ha portato alla condivisione delle linee guida di fondo proposte dalla Giunta della Comunità delle Giudicarie, integrate anche con alcune proposte venuti dal Tavolo.
In particolare, per la competitività del settore turistico, riconosciuto come attuale e prospettivo motore dello sviluppo di tutte le Giudicarie, in cui l'Alta Rendena con Madonna di Campiglio rappresenta (secondo gli studi dell'Università di Trento) la motrice e il generatore di indotto per l'intero territorio giudicariese, sono stati enucleati alcuni indirizzi che possono essere tradotti attraverso lo strumento urbanistico:
la creazione di centri abitati più vivibili per gli ospiti, favorendo la riduzione del traffico veicolare e la valorizzazione dei centri storici; il miglioramento della mobilità intra ed extra Comunità (tema che sarà approfondito, nello specifico, nel prossimo incontro); l'ottimizzazione delle relazioni ed integrazione tra turismo e le altre aree produttive, in primis dell'agricoltura e della zootecnia; il mantenimento dei complessi alberghieri esistenti, privilegiando la loro riqualificazione rispetto alla costruzione di nuove strutture; la valorizzazione di strutture esistenti dismesse per la creazione di forme di albergo diffuso (proposto da Italia Nostra); la valorizzazione di malghe e masi quali strutture ricettive sostenibili (proposto dal sindaco rappresentante della Rendena); il contenimento dello sviluppo di nuove residenze turistiche (residenze per il tempo libero e vacanze), pur alla luce della legge Gilmozzi, al fine di favorire la valorizzazione ed il recupero di strutture già esistenti e non utilizzate (su questo punto il rappresentante dell'associazione industriali ha fatto rilevare che il blocco potrebbe incidere negativamente sull'economia del settore edile pur riconoscendo che il momento congiunturale sconsiglia tali iniziative); la ricerca di una maggiore integrazione dell'offerta delle Giudicarie, favorendo la creazione di un prodotto integrato che valorizzi le peculiarità delle diverse aree.
Analogamente per lo sviluppo dell'agricoltura e della zootecnia, considerati comparti essenziali per la salvaguardia del territorio e del paesaggio, da sviluppare in sinergia con il settore turistico, anche favorendo un maggiore sviluppo degli agritur, sono state individuate alcune linee guida che dovrebbero portare ad un cambio di rotta netto, che dovrebbe privilegiare e favorire le produzioni di nicchia e lo sviluppo delle tipicità del nostro territorio. Così diventa essenziale dare supporto all'insediamento di attività agricole e zootecniche di piccola taglia e aiutare la riconversione delle grandi strutture con approccio di tipo industriale attualmente presenti e che mal si conciliano con uno sviluppo sostenibile e favorire l'ampliamento delle aree di pregio agricole, come determinare attraverso la carta di regola del territorio le delimitazione dei confini dei prati stabili e di alta quota, nella piena consapevolezza dei componenti del Tavolo della valenza del ripristino dei prati in montagna quale elemento che qualifica e valorizza il paesaggio.
Prossimo incontro del Tavolo Territoriale tra un paio di settimane.