Un treno per non dimenticare. Un po' racconto, un po' teatro, un po' musica, un po' film: lo sguardo di un gruppo di ventenni sui campi di concentramento, un'altra fermata del Treno della Memoria di Terra del Fuoco
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- Categoria: Giudicarie
- Pubblicato Lunedì, 12 Maggio 2014 18:39
- Scritto da Denise Rocca
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Da dieci anni l'associazione Terra del Fuoco porta migliaia di giovani a vedere e comprendere i campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau, vicino a Cracovia.
Quest'anno il treno è partito da Trento il 20 marzo e rientrato cinque giorni dopo dal viaggio che ha visto protagonisti 400 ragazzi trentini, tra partecipanti ed educatori, a cui se ne sono aggiunti altri 268, provenienti da Torino. Non è una gita a Cracovia dove fra le altre cose si visitano i campi di concentramento, ma un viaggio verso i lager che ha inizio prima della partenza del Treno con alcuni incontri di preparazione, storici e di riflessione, e continua, a tempo indeterminato, dopo che da Cracovia il treno col suo carico di giovani ha fatto ritorno.
C'è chi dice, anzi, che il Treno della Memoria, in realtà, inizi il suo viaggio una volta rientrato da Cracovia. Il capolinea del treno diventa la prima tappa di un altro viaggio, scandito dai tempi del racconto. E le ragazze e salite sul Treno hanno deciso di iniziare la propria storia invitando tutti nella casa della Comunità delle Giudicarie, a Tione, per portare la loro testimonianza: che non è quella dei sopravvissuti, dei partigiani, dei soldati, ma di ventenni che hanno scelto di andare a vedere con i propri occhi i resti della più grande tragedia umana della storia e hanno capito che fermarsi alla comprensione e al solo ricordo non era proprio possibile. Sarà una serata a metà fra la rappresentazione teatrale, il racconto orale, un po' film e un po' lettura di testimonianze, dal titolo "La memoria che fa storia: racconto di un viaggio tra passato e presente".
Partiti e tornati col Treno, è il momento, questo, di iniziare ad osservare la quotidianità, prestare attenzione all'oggi, alla ricerca di quelle perturbazioni della realtà, quei piccoli indizi che segnalano se per caso, nel tram tram quotidiano, non sia calata l'attenzione per le persone che ci circondano e la loro umanità. Uno sguardo distratto al telegiornale e alle tragedie di qualche pezzo di mondo lontano, uno sbuffo davanti all'ennesima campagna di sensibilizzazione di qualche associazione di volontariato, la scocciatura per i tanti che, ogni giorno, chiedono aiuto a loro modo distraendoci dai nostri di problemi. Piccoli segnali, che come tesserine del domino in rotta una con l'altra, innescano reazioni a catena difficili da fermare una volta avviate, terreno fertile per paure e incomprensioni che rendono il male così facile da riprodurre, così banale da innescare. Ecco che allora il Treno della Memoria continua il suo viaggio fra passato e presente, a fare da guide questa volta ci sono Camilla, Caterina, Elena, Federica, Ilaria, Laura, Marta e Silvia. Si parte venerdì 16 maggio, alle 20.30, nella Casa della Comunità delle Giudicarie a Tione.