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Top secret, lo studio supplementare di Agenda 21 su Serodoli. Grande attesa per sapere i contenuti della nuova ricerca

cima serodoli madonna di campiglio 2014

Sull'argomento a Tione sono tutti molto abbottonati. Ma, che Serodoli sarà uno degli argomenti caldi della prossima assemblea della Comunità di Valle, non ci vuole molto per pronosticarlo. In questi giorni, Agenda 21 ha depositato un supplemento di studio sulla fattibilità degli impianti in quell'area intonsa di Madonna di Campiglio.
E, nonostante la materia sia top secret, si sa per certo che se ne è discusso ieri sera nella riunioni dei capigruppo. Per cui, c'è motivo di credere che, nei prossimi giorni, quel fascicoletto di un centinaio di pagine possa essere preso in esame dalla giunta, per poi finire all'attenzione dell'esecutivo del Piano Territoriale di Comunità, tra cui figura anche il Parco Adamello Brenta.

Quindi, verso la metà di giugno, possa essere all'ordine del giorno dei 99 membri dell'assemblea. Da quando la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini aveva presentato ufficialmente i risultati dello studio di Agenda 21, annunciando lo stralcio dell'area dai possibili ampliamenti di piste, per poi rimangiarsi subito dopo le dichiarazioni fatte in assemblea, su Serodoli era calato il silenzio. C'era stata, è vero, la manifestazione organizzata dalla Sat sulle nevi di quel versante, per ribadire l'inclusione di quel bacino dal carosello sciistico di Campiglio. Come pure c'era stato il Parco a rendere noto di non aver ricevuto in esame nessun fascicolo inerente gli studi di fattibilità commissionati all'agenzia incaricata della ricerca. Ma nessuno era più entrato in tema. Anche se era nota la decisione della giunta della Comunità di chiedere nuove verifiche e approfondimenti. Il futuro turistico della Rendena è troppo importante per l'economia della Valle, aveva detto sostanzialmente la responsabile della Comunità. Quindi la questione meritava un'indagine suppletiva.
Oggi quello studio aggiuntivo è stato completato. Ed è al vaglio dell'esecutivo, che provvederà nei prossimi giorni a sentire le posizioni di tutti gli interessati. Per ora nessuno sa se dalla ricerca siano emersi elementi tali da ribaltare le previsioni iniziali. Che, come si ricorderà, giustificavano l'utilizzo di Serodoli solo in previsione di una ski-area che travalicasse i confini locali. In una parola, solo se l'allargamento del bacino sciistico comprendeva anche altri comprensori, tipo quello delle valli di Sole e Non. Di certo c'è che finalmente la Comunità delle Giudicarie non potrà accampare scuse. Dovrà dire sì, o no agli impianti sopra la piana di Nambino.