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Elezioni comunità di Valle. Daniele Tarolli: Non siamo contro Butterini ma contro il metodo adottato che ha escluso una parte della società civile

daniele Tarolli - giudicarie

In extremis. Ma, alla fine, ce l'hanno fatta. Per gli oppositori della lista Butterini non è stato facile raccogliere le oltre 50 firme necessarie per la presentazione della loro squadra (alla fine erano 55). Ma, a pochi minuti dallo scadere dei termini, sono riusciti a espletare tutte le formalità per accedere alla corsa della Comunità delle Giudicarie. Solo dieci i nomi racimolati. Più quello del candidato presidente. Sufficienti, però, a far venire il mal di pancia a tutti i componenti della lista sostenuta dai sindaci, che fino all'ultimo istante hanno sperato di concorrere solo contro se stessi. E disporre di tutti e sedici i posti disponibili in consiglio, senza doverli spartire con dei competitor che ormai consideravano fuori gioco. La seconda lista in lizza per guidare la Comunità delle valli giudicariesi è, come avevamo già anticipato, guidata dal primo cittadino di Bondo ed ex presidente della conferenza dei sindaci Giuseppe Bonenti. Da cui aveva rassegnato le dimissioni dopo le ultime elezioni provinciali, dov'era candidato in quota Patt. "Il partito non mi ha sostenuto"– aveva confidato ad alcuni amici prima del suo disimpegno. Giustificato però da altri motivi. Ora, a più di due anni di distanza, torna alla ribalta, spalleggiato da una lista di dieci persone di cui fa parte anche l'ex assessore della Comunità Daniele Tarolli (Patt) che ci tiene a precisare, in qualità di capolista, che la squadra testé presentata, non è contro Butterini. Ma, contro il metodo blindato utilizzato dai sindaci per escludere gran parte della società civile. "Lo diciamo con forza – spiega Tarolli, pochi minuti dopo la convalida dei nuovi candidati – la nostra è una lista che contesta il metodo adottato dai sindaci per tagliare fuori ogni possibile concorrente estraneo ai consigli comunali". "Il nostro impegno – aggiunge l'ex assessore – è dare voce anche a quella parte di società civile che i sindaci, in modo del tutto arbitrario e antidemocratico, hanno inteso escludere, spianando la strada al ritorno della politica dei campanili. Una politica molto miope, già sperimentata con i comprensori. Che ha ben poco di Comunità sovra comunale. Ma, è legata alle vecchie logiche spartitorie dei singoli comuni". La squadra guidata da Bonenti, unico sindaco a essersi ribellato alla "dittatura" degli amministratori, comprende - come già la lista dei sindaci - persone appartenenti ai quattro territori giudicariesi. Oltre al candidato Presidente, ci sono, per la Busa di Tione: Vincenzo Zubani (ex sindaco di Tione), Giovanna Scandolari, Piergiorgio Bolpagni, Gianni Morelli. Per la val del Chiese: Daniele Tarolli, Maria Assunta Losa. Per la Rendena: Marcello Mosca (ex capogruppo Upt della Comunità di Valle), Sara Galazzini, Dario Bonapace. Per le Giudicarie Esteriori: Francesca Zanoni. Anche questa compagine elettorale concorrerà alle elezioni per presidente e consiglio della Comunità, previste per il prossimo 10 luglio. Le possibilità che i nuovi arrivati possano recitare un ruolo di primo piano è pressoché nullo. In quanto il listone del primo cittadino di Condino, Giorgio Butterini, potrà contare su almeno 125 dei 154 grandi elettori. Il problema che si pone per la lista di maggioranza è che dovrà cedere comunque dai quattro ai cinque seggi. Più che sufficienti per scompaginare gli assetti e le ripartizioni, date per certe, fino allo scoccare delle ore 12 di ieri.