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Giuseppe Amato: "La sede distaccata del Tribunale di Tione va mantenuta, sia per l'efficienza della stessa sia per le particolari caratteristiche del territorio»

Patrizia Ballardini e Giuseppe Amato

Si è svolto ieri l'incontro organizzato dalla Comunità delle Giudicarie con il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trento Giuseppe Amato, al quale sono stati invitati i sindaci delle Giudicarie, i consiglieri della Comunità, insieme ai referenti istituzionali del territorio e ai rappresentanti delle forze dell'ordine. Ad introdurre l'incontro la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini che ha presentato al Procuratore le Giudicarie da un punto vista storico, economico, demografico e sociale, senza dimenticare l'aspetto istituzionale, anche alla luce del percorso di riforma istituzionale in corso. Un'opportunità per sottolineare «la specificità e la complessità di un territorio che, complici una elevata estensione ed una orografia movimentata unite ad una distanza considerevole dall'asse dell'Adige, richiede risposte adeguate e mirate rispetto all'organizzazione dei servizi per la popolazione».

Insieme al nuovo procuratore Giuseppe Amato, presenti all'incontro anche il Vicepresidente del Tribunale di Trento, Guglielmo Avolio, i giudici del tribunale di Tione, Serao e Beghini.

L'inquadramento della scena giudicariese è servita alla Presidente Ballardini per contestualizzare il contesto nel quale opera la sezione distaccata di Tione del Tribunale di Trento e a porre l'attenzione sull'importanza che il suo mantenimento riveste per le Giudicarie. Ad approfondire il tema l'Assessore Luigi Olivieri: «Nella sede Distaccata di Tione messa a disposizione gratuitamente dal Comune di Tione, operano due giudici, che riescono a coprire sia la parte civile che quella penale; vengono affrontati 160 processi all'anno, 200 contenziosi ordinari, 5.000 decreti tavolari e 1.000 certificati di eredità. Se da una parte non abbiamo i numeri per poter paragonarci a ciò che avviene nei tribunali di città e quindi questi da soli potrebbero non bastare a giustificare la salvaguardia della sezione distaccata, l'efficienza e l'efficacia con la quale si opera localmente fanno in modo che si riesca ad offrire una qualità ottimale e una giustizia celere, tanto da rendere insostituibile il servizio reso alle Giudicarie».

«Ci sono dei servizi che non possono prescindere dal luogo dove vengono erogati. Anche nella giustizia esiste il giudice naturale che esprime come valore aggiunto la competenza locale» ha esordito il Procuratore Giuseppe Amato. «Questa considerazione non deve essere presa a giustificazione di una frammentazione sconsiderata delle sedi dei Tribunali ma piuttosto come un motivo per un'analisi delle varie situazioni territoriali. Avendo potuto apprezzare la situazione giudicariese credo che una valutazione attenta non possa portare che ad un mantenimento della sede naturale della sezione staccata di Tione sia per l'efficienza della stessa sia per le particolari caratteristiche del territorio. L'unica riserva che mi sento di fare è quella rappresentata dalla possibilità che vengano prese decisioni superficiali, che in nome di una semplificazione potrebbero non essere attente alle specificità locali», cioè il timore del Procuratore è «che si possa arrivare ad una soluzione meramente matematica: sarebbe grave, anche perché sarebbe una scelta irreversibile». Pertanto continua il Procuratore «dobbiamo cercare di fare sentire nelle occasioni istituzionali la nostra voce, la voce di chi conosce il territorio, in modo da poter fornire indicazioni che possano portare al mantenimento della Sezione Staccata di Tione. Se così non fosse si rischierebbe di incidere negativamente, oltre che nella vita del cittadino, anche sull'economia di un territorio abituato a questo servizio».

Esplicite e chiare anche le parole del Presidente del tribunale di Trento Guglielmo Avolio, che non ha nascosto la sua posizione: «Ho deciso di fare outing oggi ... conoscendo la situazione ho dovuto fare marcia indietro rispetto alle mie convinzioni di accentratore. L'accorpamento della sezione di Tione potrebbe avere un senso se riuscissimo a fare più udienze a Trento, ma questo è praticamente impossibile. Noi a Trento non riusciremmo a fare più di quello che già stiamo facendo, anche per la mancanza di aule, quindi credo che mantenere questa sede non sia solo opportuno ma necessario». Anche in virtù dell'irrisoria spesa di mantenimento a carico dello Stato: «Chiudere una sede per risparmiare 11 mila euro sarebbe davvero incomprensibile».

Favorevole al mantenimento della sede Distaccata del Tribunale anche Giuseppe Bonenti, presidente della Conferenza dei sindaci delle Giudicarie, che ha espresso il suo apprezzamento per le parole del Procuratore della Repubblica: «L'analisi fatta dal dottor Amato è importante perchè tiene conto della specificità del territorio e delle situazioni reali». A chiudere gli interventi Antonella Bonapace, in rappresentanza dell'ordine degli avvocati, che ha ribadito la speranza «che la giornata di confronto e di reciproca conoscenza possa aver contribuito a fare chiarezza sulla questione del tribunale e quindi favorito il mantenimento della sezione distaccata di Tione».

incontro comunità delle Giudicarie con Giuseppe Amato