A Bondo... in spiritualità. Nella vecchia chiesa di San Barnaba "Nel Segno della Croce": un'atmosfera «propria dello spirito che trovi nell'arte, nella musica, nelle opere più belle dell'uomo, nella testimonianza di chi con gioia sa stare vicino agli altr
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Venerdì, 13 Settembre 2013 08:16
- Scritto da Mario Musón
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Sempre intensi ed affollati gli incontri culturali nella vecchia chiesa di San Barnaba a Bondo, nell'ambito dell'iniziativa dello Studio d'Arte Zanetti di Bagolino quest'anno denominata "Nel Segno della Croce" con in mostra l'opera di Mimmo Paladino. Giovedì sera 12 settembre la quarta delle undici manifestazioni previste e riservata a "Il coraggio di scegliere nel segno della Croce" con la presenza straordinaria dell'Arcivescovo di Trento mon. Luigi Bressan e coordinata dal parroco locale don Celestino Riz.
Una serata che ha visto l'edificio sacro oltremodo gremito da un pubblico partecipe e quasi ammagliato da un'atmosfera carica più di spiritualità che di religiosità in senso dottrinale. Dinanzi alle opere pittoriche di Mimmo Paladino e di Marc Chagall si sono alternate le voci di un novello sacerdote, don Paolo, di un religiosa, suor Erica, e di una volontaria, Romina che hanno dato testimonianza della loro scelta nel campo dell'apostolato cristiano: il primo in una parrocchia trentina, l'altra tra la gioventù in Lombardia, la terza nell'America Latina fra i poveri della catena andina.
Voci di testimonianza di persone che sono pervenute ad una scelta né dottrinale, né in sè dettata da circostanze eccezionali; soltanto la constatazione di avere sentito l'invito di Gesù Cristo a seguirlo, poiché in tale atteggiamento hanno saputo trovare la risposta alle loro problematiche esistenziali, poiché solo aderendo alle istanze evangeliche sono riuscite ad appagare il proprio intimo desiderio di vita vera. Una esposizione fatta in tutta semplicità, senza esibizionismo, ma solo come un colloquio fra amici che espongono il loro modo di essere e di agire in tutta serenità e tranquillità.
E il pubblico, in toccante silenzio, quasi ammagliati da chi sa mettere la propria esistenza tutta a favore degli altri come fosse la cosa più semplice del mondo, assicurando che anche la croce sulle spalle quale espressione di sofferenza e di difficoltà non è altro che una serena e convinta aderenza all'invito divino ed una risposta d'amore all'amore di Cristo.
Si poteva avere la sensazione di una conferenza del tutto e solo religiosa; ed invece si sentiva l'essenza di una umanità ancora e sempre in cerca di continui motivi di dare a se stessi risposte adeguate alla volontà di essere, alla volontà di vivere conforme alle proprie istanze interiori. Non si sentiva il senso della predicazione o dell'indottrinamento, ma quella proiezione metafisica propria dello spirito che trovi nell'arte, nella musica, nelle opere più belle dell'uomo, nella testimonianza di chi con gioia sa stare vicino al prossimo come il prossimo desidera di sentirsi qualcuno accanto. Sensazione ed emozioni corroborate anche dai brani musicali con i quali, i due esperti e affermati chitarristi Matteo e Valerio, hanno saputo ammantare l'atmosfera d'una serata certamente indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di poterla vivere fra le sempre più invitanti ed accoglienti pareti di San Barnaba a Bondo.
Mario Musón