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La "spedizione dei Mille", per una nuova Italia. Matteo Renzi a Trento fa un bagno di folla, entusiasma il pubblico e prospetta grandi cambiamenti
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- Categoria: Trentino
- Pubblicato Sabato, 20 Ottobre 2012 08:56
- Scritto da m.c.
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«Per la prima volta c'è la possibilità concreta di tornare a entusiasmarsi: siate cittadini, è questo che serve all'Italia. Credo che il compito della politica sia tenere in vita le aspettative dei bambini. Mio figlio Francesco non gradisce la mia assenza da casa per la mia candidatura, è talmente arrabbiato che mi ha detto che voterà Bersani... ma io spero che un giorno possa capire che non è stata una battaglia per le mie ambizioni personali, ma perché suo padre ha creduto che la politica deve tenere in vita le aspettative dei bambini».
È un Matteo Renzi che entusiasma quello visto a Trento all'auditorium Santa Chiara, che riesce a mettere insieme vecchi delusi e giovani sempre rimasti distanti dalla politica, imprenditori e lavoratori, ieri elettori di "destra e di sinistra".
In mille lo hanno seguito nel suo show scandito da ritmi incalzanti e condito da slogan, video e musica nel quale ha spaziato dalla rottamazione alla lotta all'evasione fiscale, dal valore sociale e centrale alla scuola all'autonomia.
Rottamazione:
«Ho cominciato a parlarne due anni fa e mi davano per matto. Ora mi par di capire girando l'Italia e vedendo quello che è accaduto in questi giorni che molti stanno prendendo atto che c'è un gran bisogno di voltare pagina, che non è una mia fissazione. Io ora smetto di approfondire il tema della rottamazione, ma, state tranquilli che comunque vigiliamo»
Voltiamo Pagina.
«C'è tanta voglia di partecipare alla politica. Per tornare a credere nel futuro: perché i politici che abbiamo avuto hanno gettato il futuro in una discarica. Ecco, qui invece c'è un gruppo di amministratori che sta cercando di voltare pagina in tutto. Se vinceremo faremo tutte le cose che vi dirò. Se perderemo non andremo a trattare per avere una piccola poltrona. Aiuteremo chi vince le primarie, ma non faremo il solito giochino».
Nuova stagione
«È finito il tempo in cui uno era l'unto del signore e dava la linea. Quella stagione si è chiusa e se n'è aperta un'altra in cui è possibile tornare a credere nella politica, quella fatta dalla gente comune».«Quando ci siamo candidati ci hanno detto "ma cosa pensa di poter fare un ragazzino come te?". Invece vi dico che è normale potersi giocare le proprie carte a 40 anni. In questi vent'anni abbiamo assistito a cambiamenti epocali, i leader politici invece sono rimasti gli stessi. Qui in Trentino è nata la Margherita, una buona intuizione, poi sono arrivati tanti altri fiori, ma ora è tempo di cambiare»
In Europa
«Io so che quando l'Italia fa le cose seriamente c'è un grande rispetto per l'Italia. Ma se facciamo i clown ci trattano da clown».
Ironia
«I politici devono saper ridere di se stessi, ma devono fare anche le cose serie... chi fa politica deve anche sapersi prendere in giro, non solo girare con le auto blu».
Autonomia
«Trentino e Alto Adige hanno una particolarità che è tutta propria, che deriva dalla storia di questo Paese e che noi intendiamo rispettare»
La promessa
«Se vinciamo cambieremo il partito, se perdiamo daremo una mano senza fare scissioni. Ma ora dobbiamo cambiare l'Italia. Io, se perdo le primarie, non farò nè il ministro nè il sottosegretario»