Notizie dal Trentino
Comuni e Comunità dell'intero Trentino uniti nel chiedere alla Provincia di valorizzare gli ospedali di valle. Il Consiglio delle Autonomie Locali conferma la necessità di concertazione con i territori del Piano Sanitario Provinciale
- Dettagli
- Categoria: Trentino
- Pubblicato Giovedì, 28 Agosto 2014 21:35
- Scritto da Giudicarie.com
- Visite: 3090
Il Presidente del Consiglio delle autonomie locali, Paride Gianmoena, ha accolto la richiesta promossa dai Consiglieri delle Giudicarie (Patrizia Ballardini, Presidente della Comunità delle Giudicarie e VicePresidente del Consiglio delle Autonomie; Mattia Gottardi, Sindaco di Tione; Emanuele Bernardi, Sindaco di Villa Rendena; Monica Mattevi, Sindaco di Stenico; Carlo Bertini, Sindaco di Cimego; Paolo Artini, Sindaco di Zuclo) di portare all'attenzione del Consiglio delle Autonomie Locali un documento atto a sostenere la valorizzazione degli ospedali di valle e, prima ancora, il coinvolgimento dei Territori nella costruzione e concertazione del Piano Sanitario Provinciale. Il Consiglio delle Autonomie ieri ha approvato il documento, che verrà inviato al Presidente Ugo Rossi ed all'Assessore provinciale Donata Borgonovo Re.
"Il mantenimento di Presidi Ospedalieri efficienti, con servizi sicuri e di qualità che rispondano alla domanda di sanità delle comunità di riferimento, risulta condizione imprescindibile per garantire la qualità della vita e le necessarie risposte al bisogno di salute dei cittadini dei territori periferici della Provincia di Trento" si legge nel documento approvato in Consiglio delle Autonomie. " I Presidi Ospedalieri hanno un ruolo rilevante anche rispetto alla proposta turistica che i territori esprimono, quale elemento distintivo di peso nella scelta della destinazione, in particolare con riferimento al target famiglie, scelto dal Trentino e dai suoi territori come core target; la politica sanitaria non può assolutamente basarsi sul mero numero delle prestazioni erogate dai Presidi Ospedalieri di Valle, dato che altrimenti verrebbe meno la scelta di incentivare e sostenere i presidi erogatori di servizi nelle comunità di montagna, e deve contrastare il fenomeno dell'accentramento presso i centri di Trento e Rovereto dei servizi essenziali, come sicuramente sono quelli relativi alla salute".
Ribadita quindi la necessità che venga riconosciuta ai Consigli per la salute, istituiti dall'articolo 10 della legge provinciale sulla salute, una reale funzione di "partecipazione alla definizione e all'attuazione delle politiche per la salute" e "alla definizione degli atti di programmazione provinciale", come previsto dalla norma citata, attivando una reale e fattiva consultazione e partecipazione degli stessi nelle scelte riguardanti la programmazione sanitaria sui territori e che ogni scelta strategica e decisione in merito ai servizi ospedalieri e territoriali delle Comunità sia prima concertata e condivisa con le Comunità stesse e i territori attraverso i loro organi di rappresentanza.
Nel documento, il Consiglio delle Autonomie richiede inoltre alla Provincia "che sia sospesa qualunque decisione, fino a che non sia stato predisposto un organico e dettagliato Piano sanitario provinciale, nel quale venga ripensata l'attuale articolazione del sistema sanitario (con particolare riferimento anche al N.O.T.), al fine di garantire il reale funzionamento dell'Ospedale del Trentino concepito in rete tra i sette attuali Presidi Ospedalieri, con parità di trattamento per tutti i Cittadini, attraverso la valorizzazione dei territori e dei servizi ospedalieri periferici."
Infine, il Consiglio delle Autonomie chiede che "in attuazione dell'articolo 11, comma 2, della legge provinciale sulla salute, l'Assessore provinciale competente presenti annualmente al Consiglio delle autonomie locali una relazione generale sullo stato di salute della popolazione e sull'attuazione del piano provinciale per la salute, con particolare riferimento all'articolazione territoriale dei servizi sanitari e socio-sanitari".
"È la conferma che l'esigenza dei territori di essere coinvolti in modo reale e trasparente dalla Provincia, per elaborare e quindi condividere la visione complessiva rispetto al sistema sanitario provinciale, tenendo conto della necessità di valorizzare gli ospedali di valle, è una istanza davvero importante, condivisa da tutte le Autonomie Locali. Dopo la condivisione ed il coinvolgimento di altre 6 Comunità di Valle rappresentative di oltre 130 Comuni trentini, che ha portato alla formulazione di un documento inviato alla Giunta Provinciale nei giorni scorsi, la delibera del Consiglio delle Autonomie di ieri rappresenta un altro passo importante: le Giudicarie non sono più sole nel portare avanti le istanze connesse all'Ospedale e più in generale al Piano Sanitario" il commento della Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini.