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Notizie dal Trentino

A questo punto un cooperatore si chiede a cosa serva la Federazione... La lettera di Giuseppe Ciaghi

Dentro-il-palazzo cooperazionetrentina.it

Ho letto l'editoriale di questo mese di Cooperazione, il mensile della Federazione. E' uscito tardi. Si sono chiuse le porte quando i buoi hanno lasciato la stalla. L'auspicio è che possa comunque servire quale invito a riflettere per quelle Famiglie cooperative che stanno maturando disegni simili a quelli della F. Cooperativa delle Giudicarie. Gli argomenti usati da Fracalossi sono gli stessi adoperati da me nell'assemblea di Tione. In tale riunione mancò completamente la Federazione, in particolare i responsabili del settore consumo e dei controlli. Nello Statuto della Federazione sta scritto che essa può intervenire anche se non invitata sia alle assemblee sia alle riunioni dei consigli di amministrazione delle Famiglie cooperative socie per esercitare la propria funzione di garante. Diversamente da quanto compare nello scritto di Fracalossi, dove si legge che "la Federazione in quella circostanza non sarebbe potuta intervenire perché gli amministratori sono sovrani e bisognava rispettare la loro autonomia".
Tutto l'opposto di quanto capitò a Pinzolo, dove la Federazione s'adoperò in ogni modo, intervenendo pesantemente in Provincia, per commissariare la F. Coop. di Pinzolo, prendendo poi una bastonata in Consiglio di Stato, che dichiarò illegittimo il commissariamento.
A questo punto un cooperatore si chiede a cosa serva la Federazione, se ad aiutare le cooperative a smussare gli ostacoli di percorso e portare avanti il movimento o a sostenere interessi esterni al movimento. E' un fatto che il settore del consumo cooperativo (rag. Fedrizzi) di questi tempi, e quello dei controlli (rag. Enrico Cozzio) nelle circostanze, hanno dimostrato di non essere all'altezza del compito, e che il presidente aveva ben altro da pensare, al credito cooperativo piuttosto che ai problemi del consumo.

Giuseppe Ciaghi