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"La musica sei tu" di Kimbo Ina Vellocet

LA MUSICA SEI TU k 

... Vedi come la musica ha "miliardi di facce"...
La musica è il luogo della scoperta, uno spazio da concepire non come una storia,
o una danza, o altro, ma IL LUOGO DOVE RECARSI: se vuoi andare in quel luogo
devi semplicemente ascoltare.
Respira, stai fermo, muoviti, socchiudi gli occhi, ricrea la tua vita dentro il ritmo della musica
e Lei diventerà la tua medicina. Come fosse una luce che ti attraversa e che guarisce malesseri,
disarmonie e tristezze.
Quando ascolti la musica non ti viene trasmessa solo la musica, ma un'intera esistenza.
Niente è solo musica. Dentro le sue onde vivono immagini, persone, mondi ...
Universi vicini e universi abissalmente lontani.
Una vibrazione invisibile che riesce a superare il tempo e il luogo.
Per me la musica è proprio l'arte per eccellenza.

                               (Kimbo Ina Vellocet)

Cover Art. Gli involucri d'arte della Musica. EELS, "Daisies of the Galaxy" - 2000. Da "La Musica sei Tu" di Kimbo Ina Vellocet

EELS - Daisies of the Galaxy
Sappiamo che l'arte figurativa è fenomeno determinante per gli orientamenti culturali ed estetici, ma oggi, in una selva di proposte visive, è assai difficile classificare gli elementi che hanno concorso alla conoscenza individuale e sociale.
Osservando questa copertina degli Eels possiamo rinverdire le nostre visioni d'infanzia accumulate nella memoria e ricordare quali siano state le immagini decorative appese dentro le stanze delle nostre nonne...
Mi riferisco alle iconografie dell'arte bassa, alle stampe storiche ed epocali prodotte industrialmente, alle immagini della "Mid-Cult" (media cultura) all'oggi diventate oggetti dell'arte colta.
Le icone del cosiddetto "Kitsch", termine la cui valenza semantica è peraltro ancora poco chiara ma che possiamo intendere come "magica bellezza esteriore", sembrano presentarsi come frammento di epoche passate, fascino nostalgico, classicità trasognata alla quale siamo un po' tutti affezionati.
Il visibile in questione quindi riferisce della facilità percettiva contrapposta audacemente alla vita ansiosa dell'oggi, induce ad una contemplazione leggera carica di virtù terapeutiche, vuole ed incita una estetica psicologica che tende al contatto fra realtà vissuta e realtà immaginaria.
L'idea per questo disco degli Eels dunque è quella di escludere l'arte intellettuale delle avanguardie moderne e contemporanee a tutt'oggi ancora in parte incapaci di farsi accettare e capire, per una preferenza stilistica da figurazione narrativa che provochi sorpresa.