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Il Blog di Marco Zulberti

Innaturali antieconomici: l'appello di Padre Zanotelli. Dal Blog di Marco Zulberti

zanotelli-03L'appello di padre Alex Zanotelli contro l'utilizzo innaturale delle acque per produrre la neve artificiale sulle piste da sci, ricordando quanto è preziosa oggi l'acqua, bene sempre più prezioso che manca a intere popolazioni dell'Africa, arse dall'innalzamento delle temperature mondiali, deve essere preso con grande attenzione anche dagli amministratori trentini.
Va osservato che negli ultimi anni, lentamente ma progressivamente, anche la cultura montana di cura del territorio sta rapidamente perdendo quel senso del limite che invece avevano i nostri padri con lo scopo di catturare sempre più flussi turistici, che non sono più attirati dai panorami o dalla natura, ma dall'adrenalina e dall'emozione, e dal divertimento a tutti i costi.
La montagna sta diventando così un territorio di esperimenti innaturali molto simili a quelli che si fanno a Gardaland o a Disneyland. Si va dalle piste illuminate in notturna, alla formazione dei bacini per la neve artificiale, all'utilizzo dell'elicottero per salire ai ghiacciai, alle piste estreme per snow board, per arrivare alle gare motoristiche sui laghi ghiacciati. Tutti eccessi, costosi, innaturali e di conseguenza antieconomici, messi a disposizione, spesso grazie a finanziamenti pubblici, ad una piccola categoria di turisti che però ottiene le prime pagine dei giornali.
Ha senso questa ricerca esasperata dell'adrenalina, di fronte ad una crisi economica che vede ben altri problemi nell'economia di montagna da affrontare? Perché poi gli eccessi poi si fanno anche in estate, in modo irrazionale, dalle piste di downhill per le biciclette, allo sviluppo di una reta di ciclabili che molto spesso sono inventate di sana pianta da urbanisti che non conoscono la vera viabilità delle nostre vallate?
Pensiamo veramente che nella società del futuro avremo un reddito garantito andando in bici, sciando la notte e saltando dal Campanil Basso con un piccolo paracadute?
Credo sia più corretto fermarsi e ascoltare il richiamo alla responsabilità di Alex Zanotelli che con il suo sguardo profetico da molti anni ci invita a riflettere sul nostro modello economico trentino sempre più innaturale.
Sulla scia della ricerca esasperata della rendita economica e dei flussi monetari, pressati dalla globalizzazione dei mercati finanziari, le attività turistiche stanno infatti superando anche i limiti imposti dalla stessa natura. Mentre in questi ultimi anni si è sempre più parlato di crescita sostenibile e gestione responsabile delle risorse, gli eventi sportivi e turistici sono quelli dove si manifestano comportamenti che stanno diventando estremi sulla scia di Icaro che per primo volle sfidare la natura volando alto verso il sole.
Lo vediamo nel boom nell'esercizio degli sport individuali estremi, dove non si contano le modalità di sfida alle capacità umane, ma si coglie anche nei comportamenti sociali come l'esercizio delle sciate in notturna o degli stessi gran premi di Formula uno, dove per illuminare la pista a giorno per ore si consumano inutilmente somme di denaro che potrebbero essere impiegati per aiutare interi settori dell'economia. E le difficoltà a comprendere questo concetto vedo è molto diffuso. Paradossalmente anche le partite di calcio in notturna dovrebbero essere eccezionali. Perché giocare in uno stadio senza la luce del sole? Perché effettuare un gran premio di formula uno in notturna? Perché voler andare a sciare dopo essere usciti dall'ufficio? Siamo una società che effettivamente fa il conto degli sprechi economici? E poi ci lamentiamo della formazione scolastica, dell'assistenza sanitaria, del livello delle tasse, della morte dell'economia di montagna, della disoccupazione giovanile sempre più preoccupante.
Negli anni settanta era uscito negli Stati uniti un libro che aveva fatto discutere tutta la comunità scientifica basato proprio sull'utilizzo innaturale del petrolio e delle risorse che si intitolava "I limiti dello sviluppo". Per molti anni molti hanno fatto spallucce ai contenuti di quel libro e ora rischiano di farle anche ai richiami allarmati di Padre Alez Zanotelli, che se da una parte conosce l'armonia dell'economia montana e della funzione vitale dell'acqua, dall'altra conosce il dramma d'intere nazioni africane che in questo momento di riscaldamento globale, stanno letteralmente soccombendo di fronte alla desertificazione e a temperature medie intorno ai 50 gradi che stanno mettendo in ginocchio le popolazioni. Ecco perché dobbiamo fare eco al richiamo sull'utilizzo innaturale e antieconomico che oggi facciamo nella nostra terra di un bene prezioso come è l'acqua.